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Riservata


[Al M. Rev.do Don Camillo Bruno

Cova - Rodi]


          Anime e Anime !

          Tortona, il 31 Genn. 1926


 Carissimo don Bruno,

 Grazia e pace a te e a tutti da Nostro Signore!

 Ti accompagno in ispirito e ti presento i due chierici Giacchetti e Gandini.

Essi arrivano con anticipo di due giorni,

perché fu anticipata di due giorni la partenza da Brindisi.

 Ti comunico in via riservatissima, una lettera del Senatore Schiaparelli,

dove c'è una parte che ti riguarda. Pesa bene ogni sua parola, -

poi lo sfogo non farlo con lui, ma con me - Quello che ti raccomando è che tu -

a costo di qualunque sacrificio, ci mandi la contabilità ora di tutto, e poi mensilmente.

 Vedi: mandando mensilmente non si dimentica nulla,

e non sembra mai una grande somma; invece, ammucchiandosi i conti di 5 o 6 mesi,

come ti capiterà ora, come farai a ricordare tutto? Molte spese sfuggono,

e poi sembrerà che tu spenda anche di più e che non faccia economia.

 I due chierici ti daranno i conti delle spese da loro fatte in viaggio,

che poi rimetterai al Senatore Il resto, come egli scrive, lo rimetteranno a te,

e ne dai darai conto nell'entrata.

 Ho ricevuto la tua lettera (una sola), quella del dì 23 gennaio -

Mi spiace di sentire da essa che tu e Filippo state poco bene -

Spero che questa mia Ti vi troverà meglio Prego per la vostra salute - Scrivimi subito

 Avrai ricevuto in questo frattempo,

mie lettere che ti preavvertivano dell'ajuto che ti mandavo.

E questo ti avrà, certo, confortato. Come potrai confrontare dalle date,

prima che tu mi scrivessi, già era deciso l'ajuto da mandarti - Coraggio!

 Nella tua lettera del 23 genn. mi accenni ad una lettera del Senatore

e ad una tua «risposta molto forte».

 Tu sfogati sempre con me, e non scrivere ad altri in forte stile:

uno sfogo però ci vuole, e allora prendi la penna e sfogati con Don Orione, -

poi io aggiusto tutto col divino ajuto -

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 Vedi che l'ajuto te lo mando proprio per confortarti, per ajutarvi

 Finora di quello che già sai, non si è concluso nulla, - però non dubito,

perché mi venne detto e scritto che faranno quello che dirò.

 Vedi di non fare confidenze delle cose nostre e tue di costì

con nessuna persona di costà, perché c'è qualche persona che (ne dubito forte)

fa doppia faccia, o riferisce ciò che si dice e ciò che non si è mai detto, certamente.

 Non ti parlo più dei due chierici che ti mando,

perché già ne te ho scritto a lungo nelle due lettere inviate avanti.

Mettili sotto poco per volta: cerca di formarteli nel Signore da buoni fratelli

ajutali confortali, e scrivimi dopo il loro arrivo.

 Don Adaglio e don Montagna

sono provvisoriamente nella Casa che abbiamo ora aperto a Quarto dei Mille -

Ci fui l'altro jeri, dopo aver assistito alla morte di D. Gaetano a Venezia

 Pare che vadano meglio jeri D. Adaglio doveva subire passare una visita medica

e oggi è a Genova il Patriarca di Gerusalemme

e si vedranno per decidere la sua partenza per Cafarnao -

 A Quarto abbiamo aperto un altro Cottolengo -

di questa sola Casa pago L. 26.000 annue di affitto; poi ci sono le altre due a Genova:

di quella di Marassi si pagano annue L. 12.000

 Prega per noi - I poveri sono quelli che ci apriranno la porta del Paradiso

 Ti mando alcuni ricordi uno per ciascuno di voi quattro -

Dio ti conforti e ti benedica!

 Vi abbraccio in osculo Christi e vi benedico tutti in N. Signore

e nella Santa Madonna

 Tuo aff.mo


       Sac. Luigi Orione  d. D. Provv.za


 È morto a Venezia don Gaetano.

 Don Ennio Enrico Semino, parroco di Silvano Pietra (Voghera)

è gravissimo per cancro ad un polmone - Uno ad uno: Stiamo preparati!

 Sii sempre molto dolce, e arriva dove vuoi arrivare con tatto e carità nel Signore