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+ Anime e Anime !
Roma, il 25 Maggio 1926
Caro don Bruno,
La grazia e la pace di N. Signore Gesù Cristo siano sempre con te
e con i tuoi confratelli di costì e con tutti gli orfanelli -
Anche le suore, che ti ajutano, siano da Dio benedette!
È da molto molto tempo che non ricevo tue lettere; spero starete tutti bene
e
col Signore con Dio e
con gli uomini, e anche di salute, -
per altro gradirò sempre vostre notizie. So che siete in grande lavoro,
ma un po' di tempo bisognerà trovarlo.
Qui don Pelizza andò in punto di morte,
e fu spedito dai migliori professori in medicina di Roma,
ma, dopo più di tre mesi di gravissima malattia, non solo è fuori pericolo,
ma con stupore di tutti si direbbe che fu miracolosamente guarito
da S. Teresa del Bambin Gesù - Si alza già alcune ore al giorno, non ha più febbre,
si nutre bene e riposa bene - Egli è qui ad Ognissanti,
perché per più di due mesi si dovette assisterlo dì e notte - Alla Colonia c'è don Ferretti.
Oggi ebbi occasione di vedere il Senatore Schiaparelli,
il quale venne a Roma jeri e mi invitò a venire a Rodi, dove egli viene prestissimo,
ma proprio non m'è possibile egli partirà per Rodi o il I giugno o l'11 giugno.
Ho dovuto chiedere a lui notizie di voi, perché io non ne avevo.
Egli mi disse che il Governatore gli scrisse sempre e sotto ogni riguardo,
molto bene di te, come di tutti: sa che hai fatto molti sacrificî e lavoro, -
e mi risulta che quello che il Sen.re Schiaparelli disse a me,
lo
disse pure un due mese mesi
fa in una adunanza tenuta a Genova
da quelli dell'associazione. Solo gli fa molta impressione la spesa giornaliera,
che sarebbe, mi disse; di un 500 lire al giorno - un 200.000 lire circa all'anno, -
spesa che l'associazione non potrebbe proprio fare
Nel resto tutto bene, meno, dunque, che la parte amministrativa.
Egli viene a Rodi proprio per questo, per intendersi di presenza,
a studiare con te come evitare un dispendio tale, a cui non potrebbe più reggere
se si dovesse continuare così. - Da quanto ho potuto comprendere,
egli
vorrebbe che l'amministrazione della Colonia passasse in mano alle
delle suore,
poiché pensa che, avendo tu già molto altro lavoro,
non possa tenere dietro con economia a tutto.
Mi accennò a qualche spesa che gli parve eccessiva,
ad es. L. 150 di lucido ogni qualche mese, ma non ho ben capito.
Direbbe di mandare anche i ragazzi scalzi in certi giorni e luoghi.
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Ho
pensato di scriverti scrivertene
subito,
ma tu non devi dire a nessuno che ti ho comunicato tutto questo,
e devi frenare i tuoi nervi in Nomine Domini, se mai ti si facessero dei rimarchi.
È meglio che tu sia stato preavvertito prima da me,
così ti tieni pronto e preparato a rispondere bene e con grande calma su tutto.
Vedi di regolarti strettamente, col divino ajuto, come io ti scrivo.
Tu ora subito subito prepara tutta la tua contabilità e metti tutto a posto
e fa che tutta la Casa e ogni cosa sia ben ordinata, così che se egli partisse col I giugno,
tu già ti possa trovare pronto.
Non dire nulla, se non sai già da altra parte che egli viene. Quello che mi raccomando
è che tu lo senta bene e con calma, e che tu possa far vedere e dimostrare
come e il perché delle spese straordinarie e giornaliere.
Se poi il Senatore ti dirà che vuole passare l'amministrazione alle suore,
vedi bene (ma con grande calma).
Se la cosa fosse fatta in modo che le suore provvedono e pensano per la cucina,
biancheria e per quella parte che è propria delle suore, va bene
Facciano
Faranno speriamo come fa una madre di famiglia;
ma se fosse per diventare voi schiavi delle suore, allora, sentito tutto con molta pace dirai
«che ti riserbi di pensarci e di riferire
riferirne a me,
perché
ritieni che il direttore non debba essere
diventare un dipendente delle suore,
ma avere libertà di governo e di amministrazione interna». Questa è la tua linea da tenere.
Questo E questo è ciò
che si è stabilito di scriverti, dopo una riunione tenuta qui, oggi,
tra di noi più anziani. Però, come ti dico, questo che ti scrivo
deve
restare assolutamente riservato a te solo, e non fare
farai confidenze con nessuno;
so quello che dico.
Anzi sarà bene che tu la distrugga questa lettera, dopo che l'avrai bene letta.
Io ti scrivo per preparare il tuo spirito, non per eccitarti,
ma perché tu disponga tutto bene e ti prepari calmo, calmissimo. Questo voglio da te -
Tu ricevi con ogni cordialità, e fa ricevere dal personale della Casa e dagli orfani
con ogni entusiasmo e con sincero affetto e gratitudine il Senatore,
ché veramente se lo merita, e fa che egli venga via soddisfattissimo -
Pare che egli abbia già scritto al Governatore che le spese sono troppo elevate,
e che non si può continuare così.
Però
il Senat Governatore
gli ha risposto che tu fai molto bene,
e che gli spiace di sentire che ci sia questo disappunto circa le spese. Ciò per tua norma.
Verrà lì col Governatore. Fa che trovi la casa, chiesa, scuole, refettorio, dormitorî etc.
tutto ben pulito e in ordine e così voi altri e gli orfanelli.
Può darsi che il Senatore venga a dormire
e o a passare
certamente delle intere giornate da voi,
perché mi disse che viene a Rodi apposta per codesto Istituto.
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Ti prego di dire ai chierici di essere sempre molto educati con lui:
egli è uomo venerando e illustre per servizi resi all'Italia, per la sua scienza e, soprattutto,
pel sentimento profondamente cristiano che lo anima.
Questo lo farai quando si saprà che giunge. Iddio ti assista!
Come
va che venite a spendere in media più di 9
8 lire al giorno?
Quanti siete in tutto? forse 54 o 55 persone, mi pare.
Il Sen. Schiaparelli mi diceva che egli aveva tenuto conto
anche delle spese d'impianto e dei primi rifornimenti.
Io gli ho detto che alla Colonia di Monte Mario
tu ti sei dimostrato anche un abile amministratore,
che hai trovato la Colonia con L 17 mila di debiti,
e in poco più di un anno l'hai rimessa apposto bene.
Il Senatore sa che io ti scrivo, ma non sa che ti comunico tutta sta roba -
Però ti ripeto che egli ha stima e un alto concetto di te e del tuo lavoro:
solo non si sa spiegare la spesa; e gli pare che tu sia molto suscettibile,
quindi non vorrebbe che ti dispiacessi, ma al tempo stesso,
non può continuare a spendere L. 500 al giorno -
Ecco perché ti raccomando di subito preparare la contabilità
e poi di essere sereno e calmissimo. - La Madonna SS. ti conforti sempre.
Ti benedico in G. Cr.
Tuo aff.mo
Don Orione d. D. Provv.za
P. S. Tutti di qui ti salutano con affetto fraterno. -
Domenica avremo qui una grande festa di Maria Ausiliatrice
con processione e luminarie e fuochi -
Oggi vado a trovare D. Piccardo Luigi malato a Venezia
Poi vado a Tortona e Genova, e domenica sarò di nuovo qui.
P. S. Mi saluterai poi tutti, che conforto e benedico tanto tanto