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[Roma - Sette Sale,] 14 Febbr. 1928
+ Anime e Anime !
Carissimo don Bruno,
La grazia e la pace di N. Signore Gesù Cristo siano sempre con te
e con tutti codesti cari chierici e figlioli.
Ho ricevuto il tuo telegramma che Filippo non veniva
e che il Governatore era in Italia. Mi sono dato attorno in tutti questi giorni
per poterlo ossequiare, ma egli non è a Roma; mi dissero che si trovi a Capri con la signora.
Io sono a Roma da tre settimane, e non posso trattenermi di più,
quindi domani partirò per Tortona.
Sono stato ricevuto ben tre volte in udienza privata dal S. Padre,
due di giorno ed una di sera. Mando a te e a tutti il conforto
della più ampia benedizione apostolica.
Ho pure ricevuto copia della relazione che hai fatto a Sua Eccell. il Governatore
e inviata al Senatore Schiaparelli.
Un mese fa il Senatore era gravemente malato,
tanto che don Gemelli neanche poté essere ricevuto; ora va un po' meglio,
ma non mi risulta che don Gemelli sia già stato chiamato a Torino,
come
eran era d'accordo con
chi assisteva il professore, per potergli parlare:
a me fin'ora, scrisse nulla.
Al Senatore Schiaparelli i medici curanti vietarono
che egli potesse parlare con chicchessia, - questo però quando stava aggravatissimo, -
ora sento con vivo piacere che sta meglio.
Tu prega e fa pregare, e scrivi subito (se non lo avessi già fatto) una buona lettera,
senza più parlargli d'interessi, ma solo dicendo che hai saputo con vivissimo dispiacere
della sua malattia, che hai pregato, preghi e fai pregare gli orfani.
Io non ho ancora toccato il denaro portato da don Gemelli, ma,
dopo avere sentite più persone e fatto loro il caso in astratto, -
tutte dissero che verrebbe a noi, perché è dato per il servizio della chiesa
Dio sa quanto avrei bisogno di quel denaro!
Quanto poi al memoriale da te presentato, penso che,
a quest'ora Schiaparelli lo avrà letto e avrà mandato i mensili da pagare i fornitori -
Vedi che bisognerà mettere in conto, oltre allo stipendio dell'agronomo,
anche quello del maestro Cantoni per pagare il maestro qui.
qui
Qui a S. Filippo avevo messo Puntuale al suo
posto, tanto per provare,
ma ho dovuto da un mese e mezzo fa, subito toglierlo, e anzi allontanarlo.
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Bisogna ora vedere di affrettare la tonsura e i minori ai chierici di costà.
Datti attorno con D. Perduca e Mg.r Cribellati
Il Governatore - a costo di venire appositamente a Roma,- desidero di vederlo e,
possibilmente, ossequiare anche la signora, se è con lui. Mi sono anzi fermato qui,
in questi giorni, nella fiducia di vederlo ora. Pazienza!
Se, giunto a Tortona, avrò altre notizie, te le darò. Tu scrivimi frequente.
E di vocazioni non me ne dai? Mi raccomando, mi raccomando tanto, ma tanto. Preparale.
Possibile che codesta Casa non dia nessun frutto di vocazioni?
Fa uno studio per coltivarle con ogni impegno e destrezza,
con santo affanno e perseveranza. Conforta i chierici e cura le vocazioni dei giovani.
Se la Congregazione non cura con ogni impegno e carità i chierici
e non innaffia con ogni sudore le pianticelle delle vocazioni,
che la mano del Celeste agricoltore avrà seminato nel nostro campo, -
la Congregazione stessa sarà presto esposta a morire di anemia
Ammaestra anche i chierici a coltivare le vocazioni, senza simpatie però,
senza sentimentalismi, senza toccare mai i ragazzi né con carezze,
né usando preferenze mai. Io non ti chiederò denaro, ma vocazioni sì!
Le Case che non dessero mai vocazioni,
sarei dolorosamente obbligato a squalificarle,
cioè
a non considerarle più come quali
Case della Congregazione.
E come si potrebbe chiedermi personale, se non mi si dà nessun ajuto?
Cacciatori come dobbiamo essere di anime, lo dobbiamo essere per conseguenza
e tanto più di vocazioni. Dì ai tuoi chierici la consolazione che hai provato
alla Casa Madre, nel vederti come in un giardino di vocazioni.
Vedi io parto ora da Roma, ma mi porto a Tortona tre vocazioni, e vado felice!
Quando potrò venire a Rodi per portarmi via qualche buona vocazione?
Non basta istruire i giovani, bisogna pensare notte e giorno ad avviare verso il santuario,
verso la Congregazione quelli in cui scorgonsi segni di vocazione,
e che sogliono essere i migliori.
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Qui a Roma il Cardinale Vicario mi ha rimproverato che non abbiamo personale!
Ah se egli mi avesse veduto nel cuore!
I mezzi per coltivare praticamente e seriamente con risultati sicuri le vocazioni, sono:
1/ Amore della bella virtù, la virtù della Madonna e di S. Luigi,
la virtù degli angeli;
2/ Orrore al vizio opposto;
3/ Separazione dei discoli;
4/ Confessione e comunione frequente;
5/ Usare coi giovani carità e candore, amorevolezza e benevolenza speciale,
ma con grande esempio e candore;
6/ Divozione alla Madonna.
Mio caro don Bruno, coraggio!...
Iddio ti ajuterà. Non perderti di coraggio. Mai.
Abbi grande umiltà preghiera e fede nel Signore!
Guarda sempre la Madonna!
Tieni i chierici come tuoi, come i tuoi più cari fratelli, - e confortali sempre,
dà loro sempre coraggio! - Abbi pazienza più pazienza con essi e con tutti.
Anime! Anime! Cerchiamo anime!
Haec est haereditas nostra.
Haec agite et Deus pacis erit vobiscum (ad Filippenses 4/9). Ora pro me.
Ti benedico e ti abbraccio in osculo Christi.
Benedico con te tutti.
Se il prof. Schiaparelli non ti avesse mandato denaro
e ti trovassi in estreme necessità, scrivi o telegrafami a Tortona che mi farò prestare
anche L 10.000 e te le manderò subito. - Coraggio in Domino.
Tuo in Gesù e Maria
Don Orione d. D. P.
Mi dice D. Sterpi che P. Cirillo è a Roma, ma io non ho potuto vederlo.
Pazienza! C'è qui D. Adaglio per cura. Tutti ti salutano.
Tanti devoti ossequî a Sua Eccell. Mg.r prefetto Apostolico.