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[A. M. Rev.do Signore

Don Camillo Bruno Direttore

Orfanotrofio Armeno in Rodi (Mar Egeo)]


 [+]        Anime e Anime !

         Tortona, il 12 Giugno 1928


 Caro don Bruno,


 La grazia e la pace del Signore siano sempre con noi!

 Il giorno 8 corr., è giunta qui la tua gradita lettera del I corr.,

ma io non la ebbi che in questi giorni,

poiché sono rimasto assente da Tortona circa 15 giorni.

 Oggi (12 giugno) parte il rev.mo P. Acciari ma questa mia non partirà che più tardi:

Egli quindi già ti avrà detto come siamo rimasti

ed io ti dirò ora come siamo pure rimasti col Conte Venerosi.

 Il 3 luglio partirà da Brindisi don Gemelli, il quale viene a sostituirti,

sino a che tu non sia in condizione di salute da poter riprendere il tuo posto.

 È mio vivo desiderio che i chierici Ottavi, Giachetti e Gandini

nonché Gismondi e il ch.co maestro ricevano per S. Pietro,

possibilmente i due ultimi minori; se pei due ultimi chierici (Gismondi e il maestro)

non giungessero a tempo i documenti, essi li riceveranno dopo,

li prendano, intanto, i tre primi.

 Giunto don Gemelli, tu gli fai la consegna, e, appena puoi, parti per Tortona,

dove tutti ti aspettiamo a braccia aperte.

 Intanto curati, e usati ogni possibile riguardo.

 Vedi quali sono e quanti i probandi che avresti da condurmi;

quello che ti raccomando vivamente è di non correre nella scelta:

prendi, per ora, solo i migliori, quelli che danno più affidamento, -

che ti sembrano veramente sicuri per candore di costumi, per pietà, per serietà di carattere.

 Portali con te, e fermatevi a Roma, dove desidero incontrarli

 Gli altri poi verranno dopo; ora sto combinando col sig.r Conte Venerosi,

e confido che potrò validamente aiutare tutti codesti cari Armeni,

anche quelli che desiderano venire in Italia per apprendere un'arte

e aprirsi un avvenire onorato nella vita;

ma, prima, intendo di combinare ogni cosa col Conte Venerosi.

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 Questa lettera qui è stata interrotta, e la riprendo oggi 20 giugno,

dopo avere ricevuto il tuo espresso e averti dato il telegramma dicendoti di aver pazienza,

di aspettare lo l'arrivo di don Gemelli, che parte il 3 luglio.

 Don Gemelli fu dal Conte Venerosi, il quale è pure stato qui a Tortona,

e con lui ho stabilito che venisse, almeno provvisoriamente don Gemelli, - poi si vedrà.

 Ho detto provvisoriamente nel senso di dare a te alcuni mesi di riposo.

 Don Gemelli è stato a Torino; il Conte Venerosi gli disse

di aver mandato una volta L. 15.000 poi altre 10.000 o 15.000 (non ricordo bene).

 Don Gemelli porterà un buono di L. 40.000. Intanto tu verrai,

e vedremo con la calma e la pazienza di chiarire ogni cosa.

 Venire via tu prima che giunga D. Gemelli, e lasciare l'Istituto in mano di chierici,

non mi va: quindi abbi pazienza, - sarà questione di una settimana più o meno.

 Se dovremo venire via tutti, si viene via in altro modo:

a fronte alta e a bandiera spiegata e in buona pace con tutti.

 Quanto al cambio di codeste suore, vedi che né io né la madre Michel, al presente,

non ne abbiamo, pur con dispiacere. Per ora tu non t'inquietare per le suore,

non pensare al cambio, - caso mai lo farà don Gemelli,

dopo che tu avrai ben chiarita la posizione, giunto qui

 Tu, caro don Bruno, prima di partire, va da tutte le autorità,

e da quanti senti che è bene che tu veda e saluti, e fa di ossequiare tutti,

partendo in pace con tutti.

 Tu hai lavorato molto e sofferto molto,

e dalle tue lettere vedo che ti lasci un po' trascendere dall'impazienza e dal lamento.

Prendi tutto dalla mano di Dio, con pazienza, - e fa di calmare i giovanetti che lascî,

di confortarli a bene sperare: dì loro che preghino la Madonna e poi stiano tranquilli

che la Divina Provvidenza penserà per loro.

 E così conforta molto i chierici e tutto il personale.

 Quando sarai qui, vedrai che, col divino ajuto, tutto si aggiusterà in Domino

 Mi preme molto che tu ti calmi e che ti lascî bene con le autorità e con tutti, con tutti.

 Portane anche pochi probandi, ma che siano moralmente sicuri che poi resteranno.

Che se non restassero, a chi si danno?

 Avrei intenzione di dare loro l'abito da chierici giunti che siano a Roma;

ma starò a quanto mi dirai

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 Ti prego dè miei devoti ossequî e a Sua Eccellenza il Governatore

e a Sua Eccell. Rev.ma Mg.r Acciari come agli altri padri.

 Mando a te, ai chierici, all'altro personale nonché a tutti i giovani

la più ampia consolante benedizione: la Madonna SS. vi ci prenda nelle sue mani

e ci benedica tutti

 Tuo aff.mo in Gesù Cristo


       Sac. Luigi Orione  della Div. Provv.za


 Vado a Roma: pregate per me - Ho ricevuto i vostri augurî: Vi ringrazio tutti:

domani pregherò per Voi tutti e per codesto caro Istituto

specialmente nella S. Messa che celebrerò sul corpo benedetto di S. Luigi.