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[Al M. Rev.do Signore

Sig.r don Camillo Bruno

Direttore del Seminario

Via Emilia - Voghera]


 [+]      [Tortona,] 29 Nov.bre 1932


 Caro don Bruno,


 Grazia e pace da N. Signore!

 I Vedi di mandare a Montebello una delle due note dei chierici che ti spedisco.

 II Vedi - che il ch.co Mogni non sta bene, - lo trovai a letto;

ho saputo non da lui, ché lui suole tacere, ma da altri che avuto sputi di sangue. -

Sai che ha sempre un dolore alla spalla.

 Fa che abbiano lui, Nicola, Santella, un vitto molto, molto sostenuto,

se no finiranno male e li porteremo sulla coscienza. È gente che non bada a lavorare

e che si spende: la Congregazione non si spende mai troppo per chi si spende per essa.

 Oltre al vitto più sostenuto e ad una vera supernutrizione,

abbiano uovo con latte il mattino e latte caldo con uovo sbattuto a merenda.

E fa che sia subito, da non arrivare troppo tardi.

 III Non hanno confessori sufficienti a Montebello,

e siamo nella novena dell’Immacolata!

 Ti basti sapere che quello malato mi disse otto giorni fa,

che erano più di 25 giorni che non aveva potuto confessarsi; -

questa domenica gli ho chiesto se poi si era confessato,

e mi rispose che ancora non c’era andato il confessore! -

Comprendi che 90 chierici, a quell’età, non si può lasciarli così.

Prega subito padre Ludovico o qualche altro padre, paga loro il viaggio,

e dà i confessori necessarî a quella Casa, te ne prego in Domino.

 IV/ Il chierico miracolato di Voghera sarà buonissimo

ma non è per le nostre Case e questo ti dico dopo aver pregato.

È bene che sia ritirato quanto prima. Jeri sono stato a Stazzano a parlarne col rettore:

è bene che non stia da noi, a meno che rettore e Vescovo ci dicano per iscritto di tenerlo.

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 V/ A Montebello uno di quei tre, credo si chiami Scarsato Giorgi,

viene dal padovano, - ma non sono ben sicuro che ho chiamato domenica,

deve subito essere rimandato in famiglia; veste in borghese:

ha su una camiciola di lana, rivoltata rimboccata sul petto; Carradori sa chi è.

Si accompagni con una buona lettera dicendo

che lo si rimanda perché non intende essere fare parte della Congregazione,

come egli stesso ha dichiarato al superiore. Datela chiusa.

 Saluto, conforto benedico.


            Don Orione


 Jeri poi sono stato fino a Persi, nella tua Val Borbera -

 P. S.  Oltre la lettera da darsi a mano sarà è conveniente scrivere avanti al parroco

o a chi ha raccomandato il giovanetto che si dimette, dicendo che:

si è spiacenti di dover rimandare in famiglia etc., perché il giovane stesso dichiarò

che intende non studiare per la Congregazione; mentre vi sono tanti che chiedono

di essere ricevuti e non c’è posto

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