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 +         Tortona, il 5 Nov. [1]912


 Carissimo don Ferretti,


 Ecco quanto vi direi in Domino riguardo ai Modafferi: Sono ragazzi
che non vanno presi alle cattive, e l'Assistente deve cambiare sistema con essi:
comprendo che ci vorrà fatica, ma senza fare sacrifizî non c'è virtù, né apostolato di bene
per le anime. Il più piccolo è il più sfacciato, e insubordinato ma si può ridurre, andando
a lui con la carità di Gesù Cristo; l'altro può diventare un apostolo. Viziosi non sono:
fate loro del bene, e se il professore non li colloca altrove, piuttosto che vederli ritornare
a Reggio, ove troverebbero un ambiente non cristiano e molti pericoli,
date le attuali condizioni della città, riteneteli e curateli come vostri fratelli.
E così faccia l'assistente: li abbia come fratelli, poiché essi sono tali per noi - Quanto a ciò
che mi comunicate per Putortì, io non potei proprio scrivere al professore Fornari:
sia fatte la volontà di Dio. È per me (ve lo confesso) un grande dolore; ma sia benedetto
sempre il Signore: Dominus dedit, Dominus abstulit: sit nomen Domini benedictum

 Quando rivedrete il professore, me lo ossequiate; risponderò alla sua appena lo possa.

 Abbiamo D. Sterpi con bronchite piuttosto grave - Io sono giunto jeri sera -
 Riveritemi il canonico e i frati e l'assistente.

 Aff.mo in G. C.


         Sac. Orione  d. D. P.


 Pel Vaccaro, fate fare tutti i lavori e si tenga pronto -