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           [Tortona] 23 / XI [191]4


 Caro mio don Ferretti,


 Ricevo la tua mentre sono sul partire per Roma. Sento con dispiacere le notizie non
troppo liete che mi dai sul numero molto sparuto dei convittori, però ti conforto a non
lasciarti cadere d'animo e a confidare nel Signore. Il miglior modo di fare la reclam
al convitto è di curare bene la disciplina, la moralità, la igiene e il profitto intellettuale
dei giovanetti, e mettere a base di tutto la educazione e il nostro lavoro il Santo timore
di Dio e la frequenza ai Sacramenti della Confessione e della Eucaristia e la divozione
alla Madonna SS. Sacrificatevi per i ragazzi, curateli nel Signore illuminateli nelle vie
del dovere cristiano e loro date in voi l'esempio delle virtù più belle, e vedrete che essi
si affezioneranno a voi, e avranno il convitto come la loro casa e famiglia, e ne farete
quello che vorrete. A me certo dispiace, e nelle riunioni di Bra e nelle private esortazioni
che vi ho fatto, di essere stato infausto profeta; ma capirete che ho oramai bianchi i capelli,
e conosco codesti paesi e ho alquanto pratica nella fondazione delle case e apertura
di nuovi Istituti; - ed anche, o carissimo mio figliolo in Gesù Cristo, conosco un poco voi.
E quindi, quando vi dicevo: andate adagio a fare spese: e poi: quanti ne avrete di sicuro?
io piangevo dentro di me nel vedervi sempre così ottimista, e fare dei pronostici che erano
troppo troppo rosei, e poco pratici dello stato reale in cui presentiva che col nuovo anno
vi sareste trovati. Dunque andate sempre con prudenza, o caro mio figliolo in G. C.,
e non proponete più spese, e non siate più corrivo a rispondermi che io parlo, in certo
modo, perché non ho conoscenza delle cose. Certo che mi vorrei sbagliare sempre, quando,
dal complesso di circostanze, dico che le cose non andranno bene. Però ora basta di questo,
e coraggio in Domino!

 Quanto al dopo-scuola per sé è una bella istituzione: ma i ragazzi o prenderli,
e curarli bene, o non prenderli affatto. Il dopo-scuola: 1) Non deve portare una maggiore
spesa 2) Tutto ciò che si prende deve essere sufficiente per l'arredamento e per l'onorario
all'insegnante 3) Vi deve rimanere anche un margine per spese impreviste, e un margine
di qualche entità 4) Bisognerebbe non fissare al maestro un tanto assoluto ma un tanto
per ragazzo che quindi non sia che una parte del mensile che il ragazzo paga, per avere poi
modo di sopperire alle altre spese di arredamento e avere ancora un piccolo margine almeno
per spese impreviste 6) O i ragazzi saranno effettivamente curati, e vi rialzerete moralmente
nella stima e poi farete effettivamente del bene (che è l'unico fine che si mira ad ottenere)
= o il dopo-scuola non andrà bene e i compiti non saranno curati e i maestri delle
elementari non saranno soddisfatti dei vostri alunni e ne parleranno male, e poi parecchi
non passeranno all'esame; e allora il dopo-scuola sarà addirittura la vostra tomba

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 È una dura previsione; ma prevedo, pur troppo, che questa sarà la realtà,
- se il dopo-scuola non sarà molto curato. A) Aggiungo che non basterà l'opera
dell'insegnante, ma si esigerà l'opera di assistenza. E non vorrei che, pel dopo-scuola,
ne scapitasse il convitto nella cura dei giovani, nella assistenza ed educazione
B) Di ajuto per l'assistenza, con dispiacere non ve ne potrò dare. Col richiamo della classe
del 95 sono 7 che dovranno andare sotto le armi, o se li salviamo, dovranno tutti restare
alunni interni di questo Istituto per poter così godere di ritardare, come la legge ci concede,
il servizio solo al 26 anno. Del resto voi capirete che su 20 giovani avete già a mangiare
4 servi (che sono anche pagati) e 4 tra voi e l'economo e i due chierici.
Poi ci sono i debiti fatti e da fare. Come si può pensare a fare opere di economia, se un altro
dovesse venire a mangiare e pensare anche ai suoi viaggi e al vestito? Bisognerebbe che
il dopo-scuola fosse subito fiorentissimo, e ci fosse molto avanzo, pagate le nuove spese
e il maestro insegnante. Che se il maestro fa scuola a Siderno come può ogni giorno
trovarsi a Gerace? O fa scuola a Siderno o a Gerace nel dopo-scuola. Che per lasciare
Siderno pel dopo-scuola di Gerace occorre assicurargli uno stipendio non indifferente
e quasi equivalente. E dove andate? Sarà un'altra e grave spesa senza essere ancora sicuro
dell'esito e numero. Vi ho esposto queste brevi considerazioni: poi lì sul posto voi
potrete fare altre riflessioni e pensarci bene per non fare un salto nel bujo. E per avere
un buon dopo-scuola che si imponga e si faccia credito ci vuole un buon maestro
che sappia fare bene e anche sappia tenere alto il morale davanti al pubblico e farsi amare
dalla
scolaresca e saperla crescere Quanto al ch.co Curia, è un difetto comune
ai due fratelli Curia di mirare più agli studj che alla vita e formazione religiosa e al lavoro
per le anime
. Converrà che voi bene lo cresciate a questo spirito di sacrificio
e di santificazione -
Vale più a formare l'uomo religioso un'oncia di spirito di sacrificio per il prossimo
che mille anni di studî per sé. Curatene quanto più potrete anche lo studio, ma evitino che
si pensi che essi siano venuti in Congregazione più per studiare che per consacrarsi
al Signore e rinnegare sé stessi, e così portare la loro croce e farsi santi - Ricambio saluti a tutti: a D. Cappellari, a Tornari e a Curia; e a voi faccio coraggio grande in Gesù Signor
Nostro e Maria SS e prego per voi. Curate, ve ne prego, curate il convitto,
e non assentatevi per quanto potete.

 Vostro aff.mo in G. C.


           Sac. Orione  d. D. P.


 Stasera parto per Roma dove mi tratterò sino a metà la giornata di sabato.
Poi vado a predicare da don Gamaleri a Ventimiglia -

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