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[Tortona] 30 Luglio 1938 XVI
Caro don Ferretti,
La grazia del Signore e la Sua pace siano sempre con noi!
Riferendomi al tuo espresso del 29 c. se tu ritieni che i motivi addotti
dal ch.co Azzalin siano tali da potergli concedere di recarsi in famiglia, - concedigli pure
tale permesso per otto giorni, escluso il tempo pei viaggi.
Si faccia mandare il denaro dai suoi, perché i viaggi sono sempre a carico dei parenti.
Codesto ch.co è stato un po’ restio nell'obbedienza, brontolone, avendo di frequente parole da opporre a sua difesa contro le osservazioni e disposizioni dei superiori.
Però è un ch.co che può far bene, - ma va aiutato e avvertito, senza pesare troppo.
Gli darai ogni migliore consiglio.
Porta al ch.co Breviglieri parole di conforto e la mia benedizione, e tienimi informato
sull'andamento della malattia. Pregherò per lui.
Va bene pel ch.co Campanini, - ma e gli esercizî sp.li quando li farà?
Quanto alla contabilità il debito di circa L. 39.000 è rilevante; - e, pure tenuto conto
delle spese straordinarie, - è sempre un cominciar male quando, alla chiusura del I anno,
rimane un debito così considerevole.
Non si sarà stati un po’ troppo larghi in certe spese?
Non capisco le maggiori spese di dicembre, di gennaio, di febbraio. Vi sono poi
dei salti, tra mese e mese, di cui, quando ci vedremo, potrai darmi
qualche maggiore spiegazione.
Bisogna tenere la mano stretta fin dai primi mesi: l'Istituto S. Filippo non solo
dovrà bastare a sé, ma deve aiutare a pagare l'edificio, e farsi i nuovi lavori e banchi
e quanto gli occorre pel suo sviluppo. Noi non possiamo addossarci di più.
Bisogna economizzare anche nelle piccole spese, perché il denaro facilmente sfugge.
Saluto, conforto e benedico te e tutti in Gesù Cr. e Maria SS.
Tuo aff.mo
Sac. G. Luigi Orione della Div. Provv.
I fogli acclusi siano esposti tanto a S. Filippo che a S. Oreste e a Sette Sale.
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