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+ Anime e Papa!
Veneratissimo e carissimo fratello in G. Cristo,
Non
ti meravigli che scriva prima di te ad alcuno di cotesti figliuoli
di te:
le
loro anime ne hanno più
bisogno tanto. Guarda però che, dietro questa,
seguirà altra lettera e, spero, più lunga e confidenziale per te.
Povero mio figliolo! Lo so che avrai dovuto passare dei momenti critici e dolorosi, -
ma il nostro caro Signore Gesù vede tutto e ti ricompenserà largamente di tutto,
né il povero scrivente lascerà mai di essertene grato e di pregare per te!
I Quanto a R. Ispettore te ne parlerò in quella che segue.
II Il Vice-Economo del Seminario Sorrentino pel momento non entri in Convitto.
L'ho accettato è vero, e mi parve buono, ma pel momento non è conveniente
che lasci il Seminario.
III Il Maestro Genovesi mi scrive per entrare ancora in Convitto: - scrivimi subito
cosa devo rispondergli, sotto che lato lo devo prendere: tu sei lì e vedi meglio
come io debba agire: prima prega, e poi scrivimi!
IV Non converrà che tu ne parli, ma bada che presto, cioè dopo quaresima, io verrò
a Noto. Allora si accomoderanno meglio molte cose.
Tu non ne parlare però, perché quel poco tempo che io passerò costà, ho bisogno
di occuparlo in molte cose, e non voglio rumori o perditempo in ricevere visite vane.
Allora si metterà a posto anche il Vice-Economo del Seminario.
Consegnerai la qui acclusa al giovane Daglio, vedrai che impressione gli fa,
e poi me ne riferirai. Se ti domandasse che vuol dire ciò che gli scrivo,
lo potrai avvertire che ti sembra i Superiori assai spiacenti di lui
e decisi che egli cambi o provveda.
Ti benedico carissimamente con tutti cotesti bambini e figli e Gesù benedetto.
ti benedica e ti conforti nel suo santo servizio.
Aff.mo in Corde Jesu -
Sac. Orione Luigi dell'Opera Della Divina Provvidenza
Tortona, il 18 febbraio 1899
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