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          [Tortona, luglio 1899]

 +         Anime Anime !


 Caro mio figlio in Gesù Cristo, [Goggi Gaspare]


 Sono contento che le cose vadano meglio, ma un po’ disgustato col Signore

che non ti fa mai star bene come desideri: - sarà perché non prego come dovrei,

starò bravo, e vedrai che il Signore ti darà miglior salute.

 C'è qui il tuo Battista, è venuto a vedere come va che non scrivi mai niente a casa;

manda mando da lui i libri di dogmatica e di diritto canonico ad Ignazio.

A proposito di teologia, ho dato stamattina l'esame di confessione, e con me anche Sterpi:

il Signore ci ha aiutati, è andato bene.

 Mi fa piacere ciò che scrivi in lode di p. Semeria: amalo, ha già patito tanto,

povero Padre! E dacché ti parlo di amare: - amiamo, amiamo, amiamo tanto,

o mio caro figlio, e più quelle anime a cui basterebbe un po’ di amore, divinamente inteso,

a salvarle, e far capire che non è religione di odî e umana la nostra: un po’ più di carità,

e quanti anime di erranti saranno, illumimate di più dal nostro amore, e vivranno!

 Quel giovane verrà a’ 2 di gennaio. Ti mando la lettera di tua madre, o te la

porterò io. Cancello le due righe perché ricevo in questo stesso momento la tua.

So che tanto desiderate venire a casa, non mi opporrò mai ad una cosa che non è male.


(minuta)


 +         Anime e Anime !


 Mio caro figlio in G. C.,

 Ricevo tua lettera, sono contento di tutto. Di quella D’Amerio per la forma sì, pel

resto... tu lo sai se posso essere contento. Povero figlio, mi rincresce che sogni ancora così

Preghiamo! C’è qui tuo fratello Battista, è venuto a vedere perché scrivi non scrivi mai

a casa: ho mandato i libri a tuo fratello Ignazio. Stamattina ho pure dato l’esame

di confessione, l’ha dato anche Sterpi :il Signore ci ha aiutati.

 Mi fai tanto piacere ogni volta che mi parli di Semeria: povero Padre,

ha incominciato a patire tanto presto, ed ha già patito tanto tanto, sai; te ne parlerò.

Per oggi mi limito a scriverti di amare davvero tanto, perché lo desidero proprio,

perché ne ha bisogno, povero uomo!

 Oh amiamo, amiamo, amiamo! Quante anime basterebbe un po’ di amore

divinamente inteso, a salvarle, a confortarle , povere anime!

Caro mio figlio, sento mi sent tanto altrimenti, che vado andrei anch’io nelle nubi... basta.

Eppure è tanto bello salire. Sento che se non stai troppo bene, curati, verrei a trovarti, ma ti

dico che ci provo una gran difficoltà, verrei per vedere te e per stare un poco insieme, verrei

per pregare sulla tomba del mio caro Cottolengo. - Ah sento di volergli un gran bene, là