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 +         Tortona, I marzo 1919


 Caro don Bariani,


 Rispondo subito alla tua lettera.

 So la pazienza e carità che hai usato con Di Sbraccio. Però confortati che il Signore

te ne darà larga ed eterna ricompensa. Quanto al mandarlo a Noto, non sarei del parere,

perché mi ruinerebbe quei ragazzi

 Direi di fare così: tu lo vedi, e gli consegni questa mia lettera per lui.

Se egli accetta di venire qui, bene; diversamente lo fai condurre a Reggio Calabria

da don Felice, al quale scrivo come deve comportarsi. E se non ti è possibile condurlo

a Reggio, allora tu vai dal sig.r Ronsisvalle, segretario del Patronato di Messina,

e gli comunichi la fuga del ragazzo, per levarti ogni responsabilità, e perché sia avvertito

il Patronato di Roma.

 Dirai che era a Cassano dove si diportò male, e che lo trasferî a Messina presso di te,

perché qualche anno fa il giovane Di Sbraccio con te si mostrava ben disposto, e sperava

così di tirarlo ancora sulla buona strada.

 Ti benedico, caro don Bariani, con grande affetto e ti sono in Gesù Cristo

e Maria SS. tuo


          Sac. Orione  d. D. Pr.


 P. S.  Se don Curetti non ti potesse mandare Volpini, dirai a don Felice che almeno

provvisoriamente ti mandi lui uno dei suoi.

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