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Caro don Contardi,
Ho ricevuto la vostra lettera del dì 8 corr. m.
1/ Sono lietissimo che costì tutte le cose vadano bene; io ho un giovanetto
che fa il falegname, ma ha padre e madre. È da due anni che fa il falegname,
forse collocato coi vostri potrebbe darsi a Dio, che ne dite?
2/ E del sarto che me ne dite? Mi scrive don Sterpi che ha pattuito L. 70 al mese,
senza obbligo di pensare pei suoi figli. Speriamo bene o no?
3/ Sono lietissimo pure di quanto fate per S. Giuseppe, e che vi siano 5
prime S. Comunioni.
4/ Mi spiace tanto di don Gil; ditegli parole di conforto anche per me, e trattatelo
con grande carità: fategli leggere la vita di S. Filippo Neri del Card. Capecelatro. -
5/ Mi rincresce di non poter essere con voi a fare San Giuseppe; ma pregherò di qui
per voi tutti, - e vi benedico tutti di gran cuore. -
6/ Dite a don Ligenza che la sua lettera mi ha fatto tanto piacere - egli studî subito
per gli altri trattati e si prepari bene: è una grande grazia che Dio fa di poter essere
un po’ in pace a Cassano - Io non so se potrò lasciarlo sempre costì
sino alla fine delle Ordinazioni: tesaurizzi il suo tempo, e si dia tutto al Signore
alla Madonna SS.
7/ Vi mando i confessi per N° 73 Messe celebrate da noi delle 100
che mi avete assegnate, il resto le diremo. -
8/ Ora vi prego di un favore se appena lo potete fare: ecco. Io Giovedì
nel pomeriggio devo pagare L.650 impreteribilmente. Non ho nulla. Mi hanno già portato
la ricevuta in Curia, ed io stesso ho fissato il pagamento per Giovedì: si tratta di pagare
il pianoforte all'Ing.r Sella, di cui sa don Ligenza, che non posso rifiutarmi voi
anche a prestito potreste trovarmele?
Per la fine del mese io ve le dò, prima non posso e anche da Roma Risi mi telegrafò
che non può. A Tortona non perché il povero don Sterpi mi mandò jeri la qui unita,
che vi prego di tenere riservata.
Ho intenzione di andare a Roma, il S. Padre certo mi offrirà danaro come al solito, e
stavolta lo prenderei; oppure di scrivere a Cottafavi che tiene nostro danaro.
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Se anche poteste mandarmi un 450 lire o 500, pel resto mi aggiusterei:
io spero in S. Giuseppe. - Se proprio non poteste: telegrafatemi: impossibile.
Però spero che non telegraferete, e ci metto in mezzo S. Giuseppe poiché mi troverei
in un momento molto doloroso.
Avrei bisogno che spediste raccomandata e per espresso, in caso affermativo,
perché giungano a tempo. -
Il Signore vi benedica tutti, e voi in particolare.
Aff.mo in Gesù e Maria SS. e S. Giuseppe
Sac. Orione Luigi d. Div. Provv.za
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