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Al Rev.do Don Contardi

Superiore Colonia Agricola

Santuario Catena

Cassano Ionio


da leggersi due volte


 +        Messina, il 19 Aprile [1]911


 Caro don Contardi


 Essendo venuto a Messina don Bariani lo mando fino a Cassano perché tra voi due

vi intendiate sulle scarpe e vestiti da fare per Noto, e anche perché veda bene l'andamento

di codesta Colonia, e così voi imparare da lui e lui da voi. Fategli vedere tutto. -

Egli si fermerà costì qualche giorno.

 Desidererei che Nunzio fosse subito vestito da voi da chierico e partisse per Reggio

coi suoi libri insieme con quell'orfano non del Patronato, che sono due fratelli, calabresi,

parlo del più grande, che faceva una volta da Sacristano e che sa fare di tutto.

 Questo orfanello venne tra i primi, e poi per lui e pel fratello, non essendo orfani del

terremoto, il Patronato non volle pagare nulla. Ora questo orfano (il più grande dei due

fratelli) lo vorrei qui a Messina, che ne ho bisogno, e me lo manderete giù con Nunzio.

 Se credete che abbia spirito sufficiente da non deviare mandate anche con Nunzio

quell'altro che studia, di Reggio, che prima era da Mg.r Morabito; così sarebbero in due

insieme a Reggio, a S. Francesco, con don Santamaria e Ligenza: avranno scuola da don

Santamaria e dal Prof. Sac. Bertonello un vecchio professore che era a Cuneo e ora sta con

noi a S. Prospero; ma e così Nunzio non sarebbe solo; ma se detto ragazzo è già tale che

anche mettendolo a Reggio vedete che può esservi messo, anche al suo paese di Reggio e

mantenere il buono spirito, diversamente no, mandate allora solo Nunzio e l'altro, - uno per

Reggio (Nunzio) e l'altro per Messina. Vuol dire che io a Reggio metterò altri probandi che

ho qui a Messina insieme con Nunzio. Nunzio deve avere già costì la veste: un cappello lo

troverete: vestitelo, e fategli subito al volo una cappetta da estate.

 Io gli mando la S. Benedizione, e spero che egli perseveri e sia tale da meritarsi

questa grazia da lui sospirata - Se mai non si fosse diportato bene, allora sospendete e di

vestirlo e di mandarlo a Reggio.

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 L'altro per Messina venga in borghese, e sempre ché sia buono come prima era -

 Verrà mandato costì un certo Sità orfano che ora è a Noto - Vigilatelo bene bene.

 Parto domani sera 20 corr. scrivetemi a Roma Sant'Anna.

 Scriverò a don Gil: ditegli che faccia scuola a Di Bella e all'altro se quello di Reggio

 non parte. -

 Saluto tutti e benedico tutti. Aff.mo in G. C.


            Sac. Orione  d. D. P.

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