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[Al M. Rev.do Signore

Sigr. D. Enrico Contardi

Direttore Orfani Santuario della Catena

Cassano Ionio]


 +         Roma, 19 aprile [1]912


 Carissimo don Contardi,


 1/ Ricevo la vostra oggi, che è un mese dalla festa dei miei voti, ed è l'ora stessa.

 2/ Oggi alle 11½ andrò pure dal S. Padre.

 3/ Non saprei in questo momento ove collocare don Gil: non ci sarebbe

che Tortona o Reggio Calabria, - se il suo allontanamento è urgente inviatelo a Reggio,

a San Prospero, no a S. Francesco; però desidero che non vada più trascurato negli abiti

e nelle scarpe come fece sin qui, né colla barba lunga; ma pulito, e ciò lo impongo,

e farebbe del male a quella Casa, se andasse diversamente, e mi addolorerebbe assai, -

e lo sono già tanto pel fatto che è successo: egli così non serve al Signore, ma fa l'interesse

del demonio, e questa lettera desidero sia letta a lui. Se invece è possibile,

senza gran danno dell'Istituto ritenerlo, allora me ne scriverete e vedrò, ma è difficile assai

poterlo collocare in altre Case, e voi bene lo capite. A Sanremo abbiamo già

don Santamaria: a Roma don Piana e don Concetto e don Segalerba: a Tortona ho ragioni

per per ora di non mandarlo.

A Noto non posso, temo almeno che quel Vescovo me ne faccia poi un appunto.

 Io ora oggi parlerò qui al Patronato, e in caso che ottengo di rimandare a Reggio

quel giovane, don Gil lo potrebbe accompagnare. Vi scriverò stasera.

A Bastiano non mandino nulla - guai se cominciano! o lavori o se ne vada col Patronato

in Domino.

 E di quel danaro che avete potuto fare?

 Dovremmo restituire d'urgenza £. 5.000 al can.co Di Francia che me le prestò

per acquistare Bra, e abbiamo altri impegni. Vedete quel che potete fare. -

 Non so come ringraziarvi della carità usata ai due chierici Pensa e De Paoli.

 Dio ve ne benedica e conceda tante consolazioni. Attendo qui risposta e notizie.

 Aff.mo in G. C. e Maria SS.


         Sac. Luigi  della Div. Provv.za

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