V025T127 V025P143
[Al M. Rev.do Signore
Sigr. D. Enrico Contardi
Direttore Orfani Santuario della Catena
Cassano Ionio]
+ Roma, 19 aprile [1]912
Carissimo don Contardi,
1/ Ricevo la vostra oggi, che è un mese dalla festa dei miei voti, ed è l'ora stessa.
2/ Oggi alle 11½ andrò pure dal S. Padre.
3/ Non saprei in questo momento ove collocare don Gil: non ci sarebbe
che Tortona o Reggio Calabria, - se il suo allontanamento è urgente inviatelo a Reggio,
a San Prospero, no a S. Francesco; però desidero che non vada più trascurato negli abiti
e nelle scarpe come fece sin qui, né colla barba lunga; ma pulito, e ciò lo impongo,
e farebbe del male a quella Casa, se andasse diversamente, e mi addolorerebbe assai, -
e lo sono già tanto pel fatto che è successo: egli così non serve al Signore, ma fa l'interesse
del demonio, e questa lettera desidero sia letta a lui. Se invece è possibile,
senza gran danno dell'Istituto ritenerlo, allora me ne scriverete e vedrò, ma è difficile assai
poterlo collocare in altre Case, e voi bene lo capite. A Sanremo abbiamo già
don Santamaria: a Roma don Piana e don Concetto e don Segalerba: a Tortona ho ragioni
per
per ora di non mandarlo.
A Noto non posso, temo almeno che quel Vescovo me ne faccia poi un appunto.
Io
ora oggi parlerò qui
al Patronato, e in caso che ottengo di rimandare a Reggio
quel giovane, don Gil lo potrebbe accompagnare. Vi scriverò stasera.
A Bastiano non mandino nulla - guai se cominciano! o lavori o se ne vada col Patronato
in Domino.
E di quel danaro che avete potuto fare?
Dovremmo restituire d'urgenza £. 5.000 al can.co Di Francia che me le prestò
per acquistare Bra, e abbiamo altri impegni. Vedete quel che potete fare. -
Non so come ringraziarvi della carità usata ai due chierici Pensa e De Paoli.
Dio ve ne benedica e conceda tante consolazioni. Attendo qui risposta e notizie.
Aff.mo in G. C. e Maria SS.
Sac. Luigi della Div. Provv.za
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