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Tortona, il 23 sett. 1920
Caro don Contardi,
Sono contento della tua lettera e, sopra tutto, del modo che hai tenuto
con
quelle persone. Che in
in vita e in punto di morte tu non abbia mai da rimproverarti
di aver detta una parola, o fatto un pensiero cattivo contro chi ci fa del male. Prega per loro:
prega per loro. Pregare, adorare, tacere!
E prega anche e tanto per me, che ne ho più bisogno di essi,
molto più bisogno di essi.
La
parrocchia non sarà fu
approvata dal ministero e fondo Culto, bisognava
che avesse almeno L. 1.000 di reddito, mentre la Badia non dà che L. 500; in verità
ne occorrevano 1.500 lire; ma forse con L. 1.000 potevamo far approvare la parrocchia.
Bisognerebbe trovare chi desse L. 10.000 per costituire la parrocchia, così L. 500
ci sono dalla Badia e L. 500 si avrebbero d'interesse dalle L. 10.000 (al 5% d'interesse)
e si potrebbe ritentare. Ma, dopo, fatta la chiesa, nuova, temo che i monaci non vorranno
più dare le L. 500.
Comunque, penso che si siano obbligati, almeno con la Curia di Frascati, a dare
L. 500 all'anno per gli Squarciarelli. Ma intanto sappi che sia la Curia di Frascati
come
il Municipio di Roma
Grottaferrata risposero già al Ministero che essi non avevano
affatto nulla per poter costituire la nuova parrocchia. Bisognerebbe che il S. Padre desse
Lui almeno L. 20.000 così si raggiunge la somma di L. 1 500. Egli diede l'anno scorso
L. 1.500, ma, se non costituisce un fondo che renda almeno 1000 annue (e quindi
ci
vogliono L. 20.000) come far
si fa ad andare avanti? dovrò andare io tutti gli anni
a chiedere al S. Padre L. 1.000?
Non mi pare conveniente né per me né per Lui. A meno che non fissi un assegno
sull'obolo di S. Pietro. Ma ora diranno al Papa che egli già spende per la nuova chiesa
di Grottaferrata, e la spesa che gli faranno fare sarà assai assai più di quanto gli hanno
chiesto. E allora non so se il S. Padre si sentirà ancora di dare anche per S. Giuseppe.
E Mg.r Santovetti non potrebbe fare lui? Io vedo che la parrocchia di S. Giuseppe,
se non si fa così, andrà a svanire. Vuol dire che, contento il S. Padre, tutti siamo contenti.
In verità io fui ingannato alquanto quando mi assicurarono per ridurmi ad accettare,
che tutto era fatto, e che non era questione che di qualche mese che poi, il fondo Culto
avrebbe costituito S. Giuseppe in parrocchia.
Presto verrò a Roma, e ci rivedremo.
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Ti mando questo giovane, il quale ti potrà ajutare di più, e mi dice che sa fare
anche cucina. Però io non lo conosco: vedrai tu se fa bene.
Quello che ti raccomando è che faccia tutte le pratiche di pietà bene e con te,
e tu ajutalo fraternamente, e non abbandonarlo a sé. Correggilo, vigilalo, istruiscilo:
e pregate insieme. Egli ti conterà la sua vita, e tu ajutalo, ajutalo nel Signore.
Tu vedi di non fare debiti, non fare debiti, non farmi dei debiti; una Casa,
che non è quella di Tortona né quella di Bra, in quest'anno solo mi preparò lire ventimila
di debiti.
Ora questo vuol dire rovinare la Congregazione.
E allora come farò per i chierici e per allevare nuove vocazioni se, invece di ajutarmi,
come ogni Casa dovrebbe fare, invece mi si preparono dei debiti? Io temo che tu,
con la tua larghezza e col tuo promettere a tutti, mi abbia a preparare dei debiti. -
Vedi di non farlo, e anzi vedi di ajutarmi, di aiutarmi, di aiutarmi per le vocazioni.
Io, pel momento, non ti levo da dove sei; prima sentirò bene e, occorrendo,
sentirò il S. Padre, e poi faremo ciò che Dio vorrà.
Ti conforto e ti benedico di gran cuore e prega se[mpre]. per me.
Tuo aff.mo in Gesù Cristo e Maria SS.
Sac. Luigi Orione della Div. Provv.
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