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          Almas! Almas!

          Bs. Aires, 8 marzo 1937


 Caro don Contardi,


 La grazia del Signore e la Sua pace siano sempre con noi!

 Ho ricevuto la gradita tua, e benedico il Signore insieme con te.

 Prego per te, e confido che la Madonna SS. non lascerà di assisterti e confortarti, -

il Signore ti pagherà largamente di quanto già hai sofferto e di tutto che ancora dovrà

soffrire per amor Suo e della anime.

 Vedrò di fare quanto è in me per mandarti, per intanto, il fratello coadiutore,

e sarà presto.

 Ti raccomando, di porre la tua delizia nell'amore di Dio e della Chiesa,

e di prediligere la fanciulezza povera e i poveri ed i malati: noi siamo i preti, o meglio,

i religiosi dei poveri.

 Usati qualche riguardo, e non lasciarti trasportare a strapazzi. Così non solo

ti raccomando, ma ti ordino di non fare debiti, e di cambiare sistema nel fare le spese, -

limitandoti al veramente necessario. Tu sei sempre stato troppo largo nello spendere:

devi cambiare, caro don Contardi, devi evitare i debiti!

 Più leggo le vite dei Santi, e di Santi e Sante, che furono Apostoli di bene, e più vado

rilevando che rifuggivano dal fare debiti, e, sopra tutto, per sano spirito di povertà,

facevano non spreco, ma una economia bene ordinata! Iddio, che scruta le reni e i cuori,

sa con quanta pena io mi vedo costretto in questa prima lettera a scriverti così,

e ad insistere in Domino su questo punto. Tu hai sempre navigato nell'abbondanza,

più o meno, e, fino ad un dato punto, io capisco come non sempre ti possa dare ragione

di certi avvertimenti.

Ma è dovere di ogni buon figlio non solo ascoltare i precetti del padre, ma anche

di prendere a cuore la situazione e gli interessi dell'intera famiglia; e devi limitarti

nelle spese minute, che, senza accorgerci, portano su nelle liste, - per poter aver modo

di fare un bene più consistente e duraturo. Bisogna essere disciplinati anche nello spendere.

 L'economia, caro don Contardi, va praticata con un fine retto e santo.

Tu sei portato, caro don Enrico, a distribuire immagini, corone, libri di troppo costo, e,

talora, direi, preziosi, senza fare attenzione alla spesa. I ragazzi, e anche la gente adulta,

assuefatta a questi regali, più non ne fanno caso, e non ne ricavano più alcun profitto

spirituale: ab assuetis non fit passio!

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Non è più l'immagine divota che si guarda, ma l'adorno. E ne pretenderan sempre altre

ed altre più preziose, e allora... addio la divozione! E il nostro danaro farà ridere il diavolo!

 Se ci fu un Santo che amò la gioventù fu Don Bosco; ebbene egli, ricordandosi

di essere povero e Religioso, regalava, non con troppa frequenza, immagini divote, - divote, dico, e, allo stesso tempo, non troppo costose. Il Card. Cagliero era solito dire:

i debiti: voilà l'ennemi! E il Beato Claret esclamava: Signore, te ne prego, fammi morire

senza peccati e senza danaro, ma anche senza debiti!

 Fin qui ho scritto sin dall'8 marzo: -


 continuo, oggi, 22 c.m.

 Ti mando, finalmente don Pedro, - il quale farà bene: viene pieno di buona volontà,

e lo accompagna la benedizione di Dio.

 Ti abbiamo abbonato al Pueblo, e ti giungerà anche «il Mattino d'Italia».

Se poi questo non lo vuoi, lo respingi. Ho preso possesso della Casa del Tre Tigre,

che è nel centro dell'abitato, e dove spero si potrà fare molto bene, - per ora è

come la grotta di Betlemme.

 Ho inaugurato il nuovo Istituto per ragazzi poveri a Mar del Plata, e comincia bene,

grazie al Signore. -

 Domani vado al Brasile con l'«Augustus», incontro al Visitatore e ai nove altri

che vengono qui col «Neptunia» Sono quattro suore, quattro chierici di teologia

e un Sacerdote, certo don Vigo, genovese, vice parroco da anni ad Ognissanti, compagno

di don Silvio Parodi, quello che è Superiore dei chierici a Via Sette Sale. -

Saremo qui pel 26 aprile festa della Madonna del Buon Consiglio. Occorrendo scrivermi

sono a Rio de Janeiro: - Instituto Artes e Oficios 86, Rua Lopes Quintas, 86 (Gavea)

Rio de Janeiro

 Finisco: Buona e Santa Pasqua! Tutti si uniscono con me e ti mandano fraterni saluti

e fervidi augurî pasquali.

 La benedizione di Gesù Risorto inondi il tuo spirito di tutte quelle consolazioni

spirituali e grazie che inondarono il cuore degli Apostoli alla Resurrezione di n. Signore!

 Ti benedico di gran cuore!

 Prega pel tuo aff.mo in Gesù Cr. e Maria SS.


        Sac. G. Luigi Orione  dei figli della Div. Pr.

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