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 +          Messina, il 6 / VII - [1]911


 Carissimo prof. Fornari,


 I/ Ieri ho parlato col sig.r Gioachino Calabrò, avo materno e tutore delle tre Bottari,

che sono dai Metodisti di Via Garibaldi: egli ora è dispostissimo a ritirarle di là.

Gli è venuto però in mente di farle venire in uno degli orfanotrofî di Messina, e vorrebbe

questa da me. Gli ho fatto comprendere che ora qui non vi sono più posti, come è verità.

 Vi è un posto solo ancora libero dalle suore del Buon Pastore, l'unico luogo dove esse

potrebbero essere educate bene cattolicamente qui in Messina, oppure mandarle ad Alì,

ad Alì ci sarebbe posto, ma egli insiste per Messina, per vederle ogni domenica.

 A caso estremo parlerei con la Superiora del Buon Pastore, e, trattandosi di un caso

tale, certo otterrei che i tre posti se non ci sono, si facessero. Cosa me ne dice?

Io lo consigliai, intanto che qui si sta a fare loro il posto, di levarle di là, e collocarle

in un Istituto cattolico di Roma, almeno per due o tre mesi, e mi rispose di sì.

E così, come scriveva p. De Mandato, si potrebbero affidare alle suore della Ven. Capitano.

Ma, intanto, la procura a chi la deve fare?

Al sig.ra Conte G. Salimei ( e la paternità ? ) come suggeriva il p. De Mandato, o a lei,

che è l'incaricato del S. Padre, o ad altri? Urge.

 II/ Devo avvertire che questo sig.r. Calabrò vorrebbe che si sistemasse

anche la zia paterna Maria Bottari; su questo non ho preso impegno, al caso si potrebbe rimpatriare,

e poi, quando essa è qui, vedrei, e ciò che posso fare, lo farò.

 Con ogni devoto ossequio. Suo aff.mo in G. C.


           Sac. Orione  d. D. P.