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+ Tortona, il 2 maggio [1]913
Anime e Anime !
Caro professore, [Fornari]
Da Cassano Jonio Prato mi ha inviato la bellissima lettera che lei gli ha scritto
in risposta agli auguri al S. Padre, della quale mi pare mi abbia parlato nei nostri discorsi
a Roma.
A parte quello che lei nella sua bontà ha voluto mettere di me, e che lo prendo
come un augurio e un santo avvertimento che mi manda il Signore di ciò che veramente
dovrei essere per essere non indegno del santo sacerdozio di cui Dio e la Chiesa
mi hanno insignito, - nel resto, che devo fare?
Crede che lo possa pure studiare per ora qualche po’ al giorno, senza che trascuri
l'arte sua di sarto? Studia già, ma non latino. Mi è venuto in mente, se lei approva,
di cominciare col giorno di S. Filippo Neri; io quel figliuolo non saprei come essere più
tranquillo che affidarlo a S. Filippo
Andava pensando che cosa poteva dargli per la sua festa che viene, e ora mi pare
di avergli trovato questo bel regalo che fa proprio per Lui, caro San Filippo!
Io passo a Roma, e Lei mi dirà la risposta; intanto ci pensi un po’: se San Filippo
se lo prende. Egli ne ha fatte tante pazzie che potrebbe ben farci vedere anche quest'altra,
di cavare cioè un buon Sacerdote da un povero figliuolo che ha dato dei dispiaceri.
Passando a Roma conterei di andare alla Chiesa nuova a fare patti col Santo,
e il nostro regalo.
Lei intanto, quando prega pei suoi figliuoli, dica una qualche Ave Maria anche
pel Prato, così andremo più sul sicuro. E si ricordi anche di me con la Madonna, ché io
di lei e di tutti i suoi me ne ricordo sempre, e me ne voglio sempre ricordare
anche in Paradiso, perché confido proprio che la Madonna, malgrado tutta la mia miseria,
mi ci porterà.
E mi abbia in Gesù Signor Nostro per Suo aff.mo
Sac. Orione d. Div. P.
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