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 [+]        [Tortona] il 28 [191]3

         Sia lodato Gesù Cristo!


 Caro professore e più caro amico in Gesù Cristo, [Fornari]


 Grazie della sua cartolina, e grazie più dolci delle sue preghiere ai piedi

della SS. Vergine di Pompei. - Anch'io da Caravaggio volevo scriverle, ma non ho potuto.

Però nel consacrare il Calice il 26 all'altare della Madonna SS. ho pregato di cuore

nominalmente per lei, e quello mi è parso tutto, riservandomi di scriverle dopo,

quando l'avrei potuto. - Vennero con me 1279 pellegrini, moltissimi uomini.

C'è stato da confessare e da predicare così tanto che pure essendo in 14 sacerdoti addetti

al pellegrinaggio tutti o quasi tornarono senza voce e stanchi morti Anche durante la notte

fuori del santuario si confessavano gli uomini sin quasi a mezzanotte.

 La Santissima e dolcissima Mamma si è degnata largire molte consolazioni ed anche

ha voluto gentilmente, come suole fare lei, guarire istantaneamente una bambina di 9 anni,

malata di coscite che da trenta mesi non poteva stare che distesa, e non era più stata

in piedi. Era stata operata togliendole un osso dalla gamba a questo ospedale

dal prof. Soave, ed all'ospedale era rimasta 12 mesi.

 Quando il 5 febbraio ne uscì il professore, che è valente chirurgo e capo primario

dell'ospedale, aveva raccomandato alla madre di tenerla per un anno sempre distesa e di non provare neanche a farla stare in piedi - e il dottor Cagnoni che è del paese della malata,

alla madre che, desiderosa di sapere un po’ quando finalmente l'unica figlia avrebbe potuto

reggersi in piedi, rispose: il quando non lo so io e non lo sai tu: lo sa solo quello là!

(indicando il cielo). Benché detto dottor Cagnoni che io conosco, non sia affatto uomo di

religione la madre tuttavia aveva provato quasi tutti i giorni, ma invano.

 Ora, mentre si faceva la funzione del pellegrinaggio e la bambina si lamentava tanto

dei dolori alla sua gamba, la madre sua la stese lunga avanti alla Madonna SS.,

e in un attimo la piccina si alzò da sé, senza dolori e pienamente guarita, e le venne

il colorito roseo di una sana. Io la feci visitare da un medico di Milano che era là, e che non conosco ora che di nome e poi dal dottore che aveva condotto nel col pellegrinaggio

e risulta perfettamente guarita.

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 Sia benedetta la SS. nostra Mamma del Paradiso.

 Vorrei fare indulgenziare a Roma: Mater Paradisi, ora pro nobis! Che me ne dite?

 La nostra cara Mamma, non solo è Janua Coeli, ma, a più ragione, è la Mater

Paradisi: è la Madre di Dio, che è il vero nostro Paradiso e l'amore di tutti gli Angeli e

Beati: è la Madre di tutti i Santi del Paradiso, e anche Dante la pone là nella più alta sfera

ove Essa è la gioia della SS. Trinità. Pregate un po’ per questo. -

 Sento con immenso amore che il S. Padre è perfettamente guarito.

 Ho mandato quel Santo Bambino che mi diede suor Benedetta a Genova ove fa

delle cose belle. Prima andavano le anime a cercare in Chiesa Gesù, ora è Gesù che esce

a girare e a cercare le anime, e ci va in forma di Bambinello per farsi più amare

e per non dare soggezione ai peccatori neanche colla sua figura di grande, ed essendo

piccino entra nei cuori anche ci sia un piccolo usciolino.

 Arrivederci - Aff.mo


            Sac. Orione


 P. S.  Non ho tempo a rifarla: scusarmi, caro professore.

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