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          Roma, 3 genn. 1919

 +         Anime e Anime !


 Caro don Quadrotta,


 spero avrai fatto buon viaggio, ma penso che ora dovresti riposare un poco,

perché, data la tua scossa salute, devi trovarti male assai con gli strapazzi che qui hai fatto.

Vedi dunque di darmi un po’ ascolto perché desidero che tu abbia ad ajutare ancora

per un po’ d'anni a far andare avanti la barca della Provvidenza. E poi capirai, mio caro

don Quadrotta, che nella tua salute e vita ci sono direttamente interessato pur io:

se tu te ne vai presto, sono obbligato ad andarmene presto pur io, se m'hai da chiudere

gli occhi, altrimenti dove se ne vanno le mie profezie?

 Restiamo dunque intesi: ti curerai di più per l'amore di Dio e anche un po’

per ubbidire a Don Orione.

 Vedi che il 15 o il 16 corr. mese ti giungerà costà un bravo portinajo: accoglilo

con piacere che te ne troverai molto contento: é un regalo che ti faccio. Ha 60 anni,

é buon cristiano, é intelligente e fidato: é pulito: resterà sempre con noi.

 I patti sono questi: vitto, pulito di biancheria, vestito e scarpe; e se hai qualche altro

lavoro da fare, lo fa. Non é che lo abbia già assicurato che sarà portinajo,

farebbe anche altro; ma mi pare e so di certa scienza che da portinajo farà bene

e ti farà fare bella figura perché é educato assai. Io lo conosco. Egli ti presenterà

una lettera di don Casa; lo voleva don Sterpi a Tortona, ma stimo bene mandarlo

a S. Remo. Se poi non dovesse mai prendere mancie, gli darai tu qualche cosetta

ogni tanto: un uomo a quell'età non si deve lasciare privo d'un soldo.

 Saluto, conforto e benedico.

 Tuo aff.mo in G. Cr. e Maria SS.


         Sac. Orione

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