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Riservata a te e ai soli chierici compreso Tornari


Non riletta


 +         Anime e Anime

          Tortona, il 12 marzo 1920


 Caro don Quadrotta,


 1/ ricevo la tua e la acclusa dei chierici.

 2/ Non mi dici nulla di Zaccari; come gli andarono gli esami?

Egli dovrebbe subito ritornare a Bra. Attendo notizie.

 3/ Un signore di qui mi ha pregato di cercargli una pensione a S. Remo.

È mio benefattore; interessati e scrivimi se c'è e a quanto al mese. Attendo.

 4/  Hai scritto a don Sala, a Casale, per quel giovane malato,

che non si può accettare? Fallo Fa anche questo.

 5/ Sono lietissimo che tua mamma si fermi. Sono pure lieto che il conte stia bene

e contento. Ossequiameli entrambi.

 6/ Dirai al canonico Bongiovanni che non posso subito, ma presto verrò.

Non ho nessuno qui ora, e don Sterpi è in Calabria.

 7/ A don Angelo Bariani non taglieranno la gamba, e sta meglio.

 8/ Sarà giunto Tornari e ti avrà portate notizie nostre.

 9/ Vengo a ciò che più preme, ai chierici. Si regolino così: se possono dare

la licenza, frequentando sino a fin d'anno, come fece Pagella, allora si animino a studiare

e facciano come fece Pagella. Mi è impossibile se anche si ritirassero, provvederli

di professori che li preparino per la licenza: la Congregazione esce dalla guerra spossata

e sfinita per debiti: qui solo col panettiere abbiamo L. 9 mila, e avremo in soli debiti

correnti non meno di L 50.000. A Bra, dove sono in 43 persone, avremo almeno 30.000 lire

di debiti, poiché da tempo non si può ajutare quella casa: vi sono residui di debiti di due

e di tre anni fa. Voi altri anche avete debiti, e tutte le case hanno debiti:

la colonia agricola di Monte Mario ha circa L. 20.000 di debiti, e non ha più buoi

nella stalla e neanche il cavallo che fu rubato. Come ho anche scritto a D'Alessandro,

chi vuole e crede di potere prepararsi alla licenza di liceo io sono contentissimo che la dia,

ma è con dolore che non posso pagare ripetizioni, né c'è da fidarsi del Patronato che deve

qui ancora pagare i mensili di ottobre, e telegrafò che il governo non ha fondi:

ragioni che i nostri creditori non vogliono sentire, per cui qui si agonizza moralmente

e si fanno brutte figure.

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 Dunque chi sa di potere, per studi e per età, dare la licenza, se appena appena può,

si prepari da sé e la dia. Chi poi fosse di leva, come Piccardo, decid non so se ve ne siano

altri - consiglio vivamente a darla, per evitargli il servizio militare iscrivendolo

alla università, il ché dà la facoltà di ritardare fino a 26 anni il soldato. Ora a noi è scaduta

la facoltà di far ritardare il servizio valendoci del seminario delle missioni, infatti

Mincarelli dovette andare, mentre avessimo ancora avuto quel privilegio, potevamo

salvarlo. Forse ce lo rinnoveranno, ma ci vogliono mesi e anni, se pure riusciremo.

Non so se Di Pietro sia di leva, ma spero di no, e allora lui, senz'altro, faccia se non è

di leva, non tenti la licenza. Non capisco poi come Pagella abbia potuto dare la licenza,

anche non essendo di leva e solo dopo due anni dalla licenza ginnasiale, e adesso questo

non si possa più fare. Desidero che tu o Tornari andiate di nuovo da Preside per assicurarvi.

Se Piccardo dovesse ritirarsi subito, altrimenti perderebbe il diritto a presentarsi a luglio,

allora lo manderò a Bra a prepararsi, con Pagella.

 Di più non potrei fare. E così con gli altri che fossero per età non o di leva

o non impediti di dare la licenza, e la volessero dare, e fosse loro necessario ritirarsi.

Ché, se non è necessario ritirarsi, desidero continuino sino a fin d'anno, come già fece

Pagella. Avrei bisogno per un altr'anno che almeno in tre dei liceisti avessero la licenza

per sistemare gli studî a Bra, alla casa di Cassano e a Tortona, dove vi sono tre gruppi

di chierici o probandi, e un altro gruppo sarà a Stradella. Non posso servirmi di quelli

che hanno fatto il soldato perché essi si devono preparare per conto proprio a dare gli esami

di teologia per poterli presto avere sacerdoti, e poi saranno già tutti occupati, come lo sono

già ora, ad assistere e a fare scuola agli orfani come fanno a Venezia. Un altr'anno c'è pure

la casa di Roma da mettere a posto bene. Quindi chi appena può dare la licenza,

eccettuato Di Pietro a meno che non abbia l'età della leva, la dia.

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 Non posso pagare professori: si faccia come fece Pagella.

Ma se è tassativo di doversi ritirare pel 15 marzo, li manderei a prepararsi a Bra

con Pagella. Però bisogna prima che si ritirino essere ben sicuri che non sia loro

legalmente vietato di potersi costà od altrove presentare alla licenza, perché allora sarebbe

peggio, poiché neanche avrebbero poi l'ammissione alla 3ª liceale. Tutto sta a vedere

se il Preside è davvero sorretto da qualche disposizione di regolamento quando dichiara:

che i regolamenti scolastici vietano che si dia la licenza liceale prima di tre anni

da quella ginnasiale, a meno che i candidati siano soggetti a leva. E allora Pagella?

Urge dunque ritornare su questo col Preside, e pregarlo che mostri il dispositivo di legge,

in merito. Poi vi regolerete a seconda dei casi, e magari mi telegrafate, perché io

la tua lettera del 10 la ricevei stasera, giorno 12. Se, invece, non è come il Preside dice,

si veda se possono dare la licenza anche frequentando. Se invece il diritto c'è,

solo ritirandosi col 15 marzo, chi si sente di ritirarsi (Di Pietro eccettuato a meno

non abbia età di leva) si ritiri, ma bisognerà che si accontentino dell'ajuto di Pagella.

Mi pare di essermi diluito fin troppo nello spiegarmi. Mi spiace che si sia aspettato

così tardi a trattare questa faccenda; comunque non mi aspettavo che il Preside tirasse fuori

l'impedimento di età come cavò fuori don Abbondio con Renzo.

 Questa lettera la leggi anche a Tornari, perché, se va lui, capisca bene la cosa.

Ora vi prego di fare ben presente al Preside (e questo deve essere il cavallo di battaglia

per chi va da lui) che codesti giovani verrebbero gravemente danneggiati forse anche

con ripercussione per tutta la vita, poiché il Patronato non pensa a loro che fino ai 21 anni.

Entrando nel 21mo anno non dà loro più nessun sussidio: essi cercano perciò di guadagnare

qua un anno per non trovarsi rovinati e piantati lì senza avere un titolo; - mentre poi a 20

anni invece potrebbero fare dovranno potrebbero avere per un diploma prima,

e non essere rovinati. Questa ragione, se il Preside non la accetta,

si vada dal R. Provveditore e si faccia il caso.

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 In ogni eventualità, se la cosa questione restasse dubbiosa, dell'obbligo del ritiro o no

prima del 15, - il 15 mattino potrebbero pe darsi assenti di scuola, senza dire che si ritirano,

- vuol dire che dopo potreste fare loro una sempre una giustificazione per indisposizione,

e ciò onde non perdere il diritto. Attendo.

 Saluto, conforto e benedico in G. Cr. e Maria SS.


       Sac. Orione  della Div. Provv.

 E sveltitevi!!

 Sentito il Preside, se resta negativo andate subito a Porto Maurizio per assicurarvi.

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