V026T023 V026P036
Al M. Rev.do
Don Quadrotta
Convitto San Romolo
Corso Garibaldi, 8 Sanremo.
Roma, il 14 marzo 1921.
Caro don Quadrotta
Finché non c'é nulla che tocca la moralità e tutto si riduce a maggior vigilanza,
pulizia e più educazione e tatto con i giovani e con le famiglie, - é un bene per noi,
che così ci metteremo più a posto.
Vedi ora che, ripetendosi le visite, trovino le cose in guisa da esserne tu ed essi
più soddisfatti.
Per parte mia ho scritto oggi stesso a certo Emilio Soviso, uomo di circa
cinquant'anni, che abita ad Alessandria ed é tortonese, dicendogli se é libero, di scriverti
e intendersi per venire in qualità di domestico. Se egli avesse già trovato altrove,
e tu ne abbisognassi, potrei anche mandartene un altro subito.
Lascia pure andare Subrizi a Tortona, e quanto a Tranquilli Secondino se viene,
é libero di venire a trovare il fratello nelle ore di parlatorio, e puoi anche concedere loro
di uscire, e se chiede del fratello, dici le cose come sono.
Don Sebastiano parta quando partono i convittori: vi sono troppe ragioni
in questi momenti perché non manchi l'assistenza.
Spero che starai bene e mi vorrai tenere informato.
Vedi che ci sia affiatamento tra te e il personale.
Sono contento di ogni altra buona notizia e di tua madre.
Ti conforto e benedico.
Tuo
D. Orione
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