V026T078 V026P103
[+] [Tortona] 2 dicembre 1932 A. XI
Caro don Severo,
Grazia e pace da n. Signore!
I/
Ti mando la nota degli ordinandi: sotto vi poni
aggiungi i nomi degli assistenti
chierici che furono al convitto da tre anni in qua, - anche non siano ancora tali da prendere
gli ordini, inclusi gli assistenti attuali. Così sentiremo se ci sono osservazioni sul loro conto..
II/ Un parroco, don Guaraglia, - della nostra diocesi, ha bisogno di passare
due o tre mesi a San Remo. A mezzo della nostra curia chiede: a) se c'è posto
(una camera) ; b) qual’è la pensione mensile; c) Se può venire subito; d) Starebbe anche
in convitto, se non c'è posto a S. Clotilde[;] e) Non è tisico. Urge risposta. -
Se puoi prenderlo, è uno che paga; se non potessi tu, vedi se puoi indicargli una pensione
conveniente e seria.
III/ Ti accludo una lettera, - dammi le spiegazioni che mi occorrono, perché io
non
lo conosco, - onde possa rispondere
rispondergli.
IV/ A Genova un certo Albino Emilio Pedemonte di Morego - S. Quirico,
che veste da chierico, di a. 29, ha truffato per oltre L. 10.000 col mio nome,
e come inviato da me, certe signore nostre benefattrici di Genova,
può darsi abbia fatto di più, - si scoprirà. Pare sia venuto a S. Remo.
Attento che non venga ad abusare della tua buona fede, come Cavò.
Saluto, conforto e benedico te e tutti in Gesù Cristo e Maria SS.
Tuo aff.mo
Sac. L. Orione d. Div. Provv.za
¨