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 [+]        [Tortona] 2 dicembre 1932 A. XI


 Caro don Severo,


 Grazia e pace da n. Signore!

 I/ Ti mando la nota degli ordinandi: sotto vi poni aggiungi i nomi degli assistenti

chierici che furono al convitto da tre anni in qua, - anche non siano ancora tali da prendere

gli ordini, inclusi gli assistenti attuali. Così sentiremo se ci sono osservazioni sul loro conto..

 II/ Un parroco, don Guaraglia, - della nostra diocesi, ha bisogno di passare

due o tre mesi a San Remo. A mezzo della nostra curia chiede: a) se c'è posto

(una camera) ; b) qual’è la pensione mensile; c) Se può venire subito; d) Starebbe anche

in convitto, se non c'è posto a S. Clotilde[;] e) Non è tisico. Urge risposta. -

Se puoi prenderlo, è uno che paga; se non potessi tu, vedi se puoi indicargli una pensione

conveniente e seria.

 III/ Ti accludo una lettera, - dammi le spiegazioni che mi occorrono, perché io

non lo conosco, - onde possa rispondere rispondergli.

 IV/ A Genova un certo Albino Emilio Pedemonte di Morego - S. Quirico,

che veste da chierico, di a. 29, ha truffato per oltre L. 10.000 col mio nome,

e come inviato da me, certe signore nostre benefattrici di Genova,

può darsi abbia fatto di più, - si scoprirà. Pare sia venuto a S. Remo.

Attento che non venga ad abusare della tua buona fede, come Cavò.

 Saluto, conforto e benedico te e tutti in Gesù Cristo e Maria SS.

 Tuo aff.mo


       Sac. L. Orione  d. Div. Provv.za

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