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[+] [Tortona] 3 / 2 1933 A. XI
Carissimo Ghiglione,
non parto che a momenti. Senti: domattina ti manderò don Mogni, ora è suddiacono.
È in piedi, ma non sta bene: voglio che sua madre, che è una santa donna, almeno,
lo
veda almeno sacerdote,
- e poi se ne vada pure in Paradiso, - se Iddio vorrà così.
Egli ha ordine di non studiare: curamelo più che se fosse Don Orione e don Sterpi.
Ti sarò gratissimo di quanto farai per lui. Ti darà, per ora, L. 500.,
poi ti manderò altro.
A giorni manderò anche don Giuseppe Calegari, quello di Bobbio: fu operato
di appendicite - sta meglio, ma ha bisogno di un po’ di convalescenza in clima mite.
Non sta affatto a letto, ma lo tolgo da Alessandria per un po’ di tempo, perché si curi.
Egli è attivo, - tra te e lui mi rifarete subito le camerette che già c'erano in convitto,
- sopra il tuo studio la sala a ricevere e l'altra camera, - più mi trasformerete il camerone
di S. Clotilde in tante camerette ad una finestra.
La Divina Provvidenza pagherà! Non temere.
Ti conforto molto e ti benedico tanto tanto! Te e tutti in G. Cr. e Maria SS.
Tuo
D. Orione O. D. P.
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