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[Minuta]


 Caro Piccinini,


 nei passati giorni ho desiderato più volte inviarti una parola di conforto,

pensandoti un po’ in mest forse, anco in turbamento di spirito, solo,

e dopo che i tuoi più intimi fratelli di età e di non solo di fede solo, ma e di età e di studî

se ne sono andati nel nome del Signore a servire Dio e le anime per vie diverse distinte,

ma non diverse. L'ho desiderato, ma non l'ho potuto, perché ebbi più e il perché

lo puoi intendere. Né ora m'è dato dirti tutto quello che vorrei

e che forse tu hai bisogno che Don Orione ti dica.

 Bene, sappi che ho pregato e prego per te, e che ti sto vicino nel Signore.

 Ama Dio e sta nelle mani della sua Provvidenza sereno e tranquillo

e come un bambino, senza lasciarti turbare né trasportare dalla fantasia

che ch'è una grande imbrogliona, perch che è una potenza bugiarda,

serva dell'amor proprio.

Non in commotione Dominus?

 La fantasia è quella giocoliera e prestigiatrice che, riscaldata e non frenata,

accumula bene spesso nel nostro cuore una specie d'ira e di dispettosa amarezza,

e sottilizza e ci porta a inquieti e sbagliati giudizî. Essa ha bisogno d'essere ben custodita

e ben frenata, per conservare la serenità della mente e la calma dello spirito.

 Vedi, o figliuol mio, di vegliare su di te e di pregare quia adversarius diabulus...

circuit quarens quem devoret, (dice S. Pietro, Iª Epist. IV - V)

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