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Urgente
A don Piccinini o a chi per esso
Anime e Anime !
Tortona, 18 settembre 1924
Caro Piccinini,
grazia conforto e pace da n. Signore!
I Jeri ho scritto a Del Rosso, oggi a te, che pure mi avevi interessato assai
con l'ultima tua del 12 corr.
II nostro principio deve sempr’essere l'equità in tutto, - quindi esigerai
per i due fratelli quel tanto che crederai che possano dare, e che onestamente debbono dare.
Il principio nostro, a proposito, è questo: «Chi può vivere, e per quanto uno può vivere
del suo, non deve godere la carità altrui». Altrimenti si favorirebbero gli sfruttatori,
e non c'è più onestà, ma ci sarebbe molto bene di meno. Vedi dunque un po’ tu,
e regolati in Domino.
III Per il fratello di Cipollone va bene: a chi non può, pensa Dio, il Padre celeste.
IV Mi parli del tuo disagio morale avanti alle prevenzioni e alle condizioni del clero.
Ricorda quanto è scritto in «Fede e Vita»: «Si deve pregare molto per i sacerdoti,
onde non cadano. Guai a chi mette pietre d'inciampo sul loro cammino. Chi s'incontra
in una sacerdote non degno deve abbassare il capo tristemente,
come se passasse davanti a un tempio venerabile caduto in rovina».
(V Elementare. I sacramenti. L’ordine sacro) Pensa che la tua terra è seminata di santi:
sono semi che non muoiono; ma, presto o poi, avrete la loro fioritura.
V Posdomani, sabato, Pagella riceverà a Ventimiglia il diaconato
e Di Pietro i due ultimi minori. Se foste stati qui tu e Del Rosso avreste ancor voi
potuto ricevere qualche ordine. Ma Dio sa le ore e i momenti suoi. Pregate pei due,
e per Salvatore, il quale, a San Severino riceverà il presbiterato.
VI E lo zio tuo è tornato? - Quando sia giunto, e passati alcuni giorni con lui,
affretta il ritorno; - anche solo, o con le tue reclute,
se Del Rosso e Serafini non venissero tosto come vorrei.
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VII Del Rosso ti avrà rivelato il gran segreto.
Andate insieme e parlate con chi, patrocina l'apertura dell'istituto:
sentite bene ogni condizione, e vedete il posto, e poi mi riferirete le vostre impressioni.
Badate che, se era per piantarci fuori della Marsica, allora - pure in Abruzzo,
mi aveva invitato a Chieti, e con vive insistenze quel Vescovo, ed è gran centro Chieti,
e dava buoni aiuti e ogni affidamento di riuscita a molto bene.
Fammi tanti rispetti ai tuoi cari.
Benedico a te, a Del Rosso e a Serafini: la Madonna vi assista e benedica!
Aff.mo tuo
Sac. Orione d. D. Pr.
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