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Tortona, X settembre 1927
Caro don Piccinini,
Grazia e pace da nostro Signore!
I In via riservata, ti comunico la lettera ricevuta in questi giorni dal prev. Scarani,
vic. Foraneo di Novi. Me la rimandi.
II Oggi, in Episcopio, credettero bene avvertirmi che c'è chi fa indagini a Novi
sul conto di persone addette al collegio. Se ho ben capito, si tratta di qualche professore.
Sarà bene che tu, fraternamente e a nome mio, in via confidenziale,
faccia loro conoscere che stiano attenti, perché c'è dei malevoli,
e, data specialmente la delicatezza del momento, vedano di non dare nessun pretesto.
Chi mi ha informato è persona degna che ama i sacerdoti professori del collegio
e ne apprezza il lavoro, ed è tale da sapere.
III Anche oggi Mg.r Vescovo mi ha detto di affrettare la venuta di don Adaglio.
Allora ho creduto di fargli conoscere che questo ritardo era voluto da me con intenzione,
per un senso di delicatezza verso don Chiappano, per non umiliarlo di più,
mentre egli è forse ancora nelle vicinanze di Novi.
Preferirei che, prima, si allontanasse, anche perché non so cosa direbbero a Novi,
se vedessero i due direttori contemporaneamente.
Io poi dovrei subito presentare alle autorità don Adaglio,
e, mentre lì cammina ancora l'altro, mi parrebbe poco bello, poco umano,
dopo quello che c'è stato.
Non ho più tempo. Saluto, conforto e benedico.
Aff.mo tuo in Gesù Cristo e Maria SS.
Sac. Orione d. D. P.
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