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         Roma, il 20 / IV [1]931 ore 16


 Caro Piccinini,


 solo a mezzodì di oggi ho avuto il tuo espresso, era giunto alle 11.

 Avrai già parlato a quest'ora, col cav. Dellachà, e spero che il tuo incontro

porti a buone cose.

 Mi pareva d'averti detto che non avevo poi fatto nulla col comune di Novi per l'area,

cioè non avevo fatto alcun passo.

 2/ Marengo mi scrisse del battesimo dei quattro fratelli e ne ho avuto vero piacere.

- Deo Gratias!

 3/ Lo stesso mi accennava a lavori che intenderesti fare in quella parte

rimasta libera dalle poste. Vedi di non far lavorare, per ora i muratori;

e che si faccia, in tutto, una maggiore economia. Ora dovete aiutare la Congregazione

e Tortona; quando noi avremo fatto fallimento, che ci guadagnerà il San Giorgio?

 Le condizioni economiche della Congregazione sono non dico gravi ma disastrose;

né io so più dove dare la testa; sono come chi è inchiodato su d'un binario,

e si vede, a pochi passi, una locomotiva che gli sta sopra. Se non m'aiutate voi altri,

chi mi aiuterà? - Non Bra, non Cuneo, non Voghera, non Sette Sale, non Ameno,

non San Remo (che già pensa a mantenere S. Clotilde) non Alessandria

(ci sono 300.000 lire di debiti), per cui ho dovuto pagare lire 40.000 prima

e 67.700 lire un mese e mezzo fa. Non Fano, che ha un 100.000 lire di debiti

e tutti sono orfani; - non Borgonovo, dove quei 68 ragazzi abbandonati nulla pagano,

vivono come zingari, andando a suonare in giro; li ho trovati tutti laceri,

con un 80.000 lire di debiti e una casa che ha urgente bisogno d'essere riparata.

Padova ha debiti sine fine; Venezia non mi può aiutare perché ha da pagare gli interessi

di oltre 30.000 lire alle Banche. San Severino fu derubato di lire 32.000, prestate,

a mia insaputa, ad un lestofante che non ha un soldo. Nulla da Messina, nulla da Reggio,

qualche mille lire al mese, non di più, da don Zanocchi: nulla dal Brasile,

nulla dall'Uruguay! E allora, come si fa? Come si può andare avanti? Chi mi aiuterà?

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 Qui alle Sette Sale, nessuno paga, sono i nostri chierici:

a Tortona nessuno paga, a Bra a Voghera nessuno paga. E mi pare che al Dante

e al San Giorgio si vada alla grande, e non si faccia la economia necessaria,

e si pensi solo alle necessità locali e poco a quelle della Congregazione;

e, forse, non sempre sono tutte necessità.

 Io non so proprio più cosa fare: ti scongiuro di fare la massima economia.

E datevi attorno vedete di aiutarmi! Lo dico con profonda amarezza:

nessuno, o quasi, si dà attorno a procurare mezzi: tutto si aspetta da me e da Tortona!

 Ah! i salesiani non fanno così!

 Scusa; saluto, conforto e benedico te e tutti in G. Cr.


         Sac. Orione

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