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Riservata


          Anime e Anime !

          [Tortona] 9 aprile [1]924


 Caro don Tornari,


 Già a voce e più d’una volta ho sentito di dover manifestare il timore

che il metodo d’insegnamento tenuto dal nostro Pagella nell’insegnamento del latino sia,

in parte almeno, sbagliato. Ho parlato chiaro prima e non faccio eufemismi oggi.

 Sento che nelle famiglie e in città va diffondendosi quel senso sottile di diffidenza

verso alcuni insegnamenti del nostro caro istituto tecnico, e prevedo[,]

se non si corre tosto ai ripari, non solo un esito poco soddisfacente,

ma addirittura disastroso, anche per la vita dello stesso istituto.

 Vediamo, caro don Tornari, come cosa c’è di vero in ciò che fuori si dice,

e come e fin dove si può ancora riparare.

 Meglio farci giustizia da noi, che altri venga e poi abbia a gettare il discredito

sul collegio. Abbiamo poi anche doveri di giustizia commutativa con le famiglie,

e una posizione morale pubblica davanti alla cittadinanza, che, ad ogni costo,

dobbiamo sostenere. Ora che non hai la preoccupazione di esami immediati,

io ti prego di rivolgere tutto il tuo interessamento al collegio

e alla serietà dei varî insegnamenti.

 Siamo ancora a tempo: - più tardi, sarebbe troppo tardi.

 Amerei che stamattina potessi assistere ad es. alla lezione di latino della II istituto,

e vedessi quanti di quella classe saranno riusciti a poter studiare, da jeri ad oggi,

e con tutte le altre materie tutto il passivo della I coniugazione.

 Bisogna non tenere conto di quelli che già avessero fatto la I ginn.le

l’anno scorso, ma interrogare tutti quelli che studiano i verbi per la I volta,

e farli passare, possibilmente, tutti.

 So che alcuni giorni fa in un compito di latino in I istituto non furono

(su 43 o 45 alunni) promossi che 2!!

 Vedi, caro don Tornari, che si va al disastro.

 Che devono dire le famiglie? daranno torto ai loro figli? Oh no!

 Non oggi, ma so che i commenti che se ne fecero, tempo fa,

da alcuni professori di fuori erano esilaranti.

 Su di me e su le famiglie fecero però ben altro effetto.

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 Tu mi hai capito, e sai quanto ami codesto istituto

e quanta parte esso è della mia vita.

 Mi raccomando a te, caro don Tornari.

 Vedi di far tutto con molta delicatezza e con grande tatto.

 Ma entra nelle scuole, e vedi cosa si fa e come si insegna;

poi quello che ci sarà da riparare lo faremo insieme con infinito amore verso tutti,

ma anche - e sopra tutti - verso il nostro caro «Dante».

 Ti benedico e conforto in n. Signore e nella Madonna SS.

 Tuo aff.mo


        D. Orione  d. D. P.

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