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riservata a te e Pedemonte


 [+]         [Tortona] 11 giugno 1932

          Anime e Anime !


 Caro Sciaccaluga,


 La grazia di Dio sia sempre con noi!

 Rispondo alle gradite tue del 9 e 10 giugno, e ad una di Pedemonte dell’8 giugno. Dovrò esser breve, pazienza!

 I/ Non posso ancora determinare il giorno di venire a Genova, -

ma spero sia entro la prossima settimana, e desidero andare io dall’on.le Boggiano -

Domani dovrà partire don Sterpi per Venezia, - quindi mi trovo un po’ più legato,

ma vengo, e avvertirò.

 II/ Pel consolidato credo che, avvicinandosi il I luglio, difficilmente abbasserà.

Fa tu come meglio credi: hai carta bianca.

Se vedessi di impiegare meglio con altri titoli, fa pure.

 III/ Va bene per quanto riguarda la questua del 29 maggio: -

sentiremo in Domino che mi dirà la Contessina.


E quest’altro è in risposta a Pedemonte


 a) Ho la impressione che assolutamente non si voglia l’apertura

dell’Orfanotrofio femminile a Bogliasco, - diversamente il segr.rio non avrebbe risposto

a quel modo, e il parroco avrebbe risposto favorevolmente alle mie lettere, -

anche all’ultima, di poco fa otto giorni fa.

 b) Direi di aspettare e pregare, - ciò che già avevo vivamente raccomandato,

dopo la mia visita a Bogliasco, - intanto può darsi che venga una qualche risposta.

 c) Se io avrò torto di pensarla come la penso, - e cioè se sarà risposta favorevole, -

allora si va e si fa, ma . Ma se l’Autorità ecclesiastica

(per motivi che non dobbiamo indagare, ma che dobbiamo sempre ritenere buoni e giusti,

e accettare con umile spirito di disciplina) non fosse contenta (e in questo caso,

difficilmente risponde per iscritto), io non potrei mai assumere una iniziativa né entrare,

per dritto o per traverso, a creare un’opera non vista bene dall’autorità ecclesiastica, -

ne mettervi personale, in al qualche modo, dipendente da me. È chiaro.

Potrò, tutt’al più, dentro di me deplorare che non si compia un’opera di bene,

che, si siano riferite all’autorità della chiesa cose non esatte, apprezzamenti su persone

forse non sereni fors’anche ingiusti, ma devo essere primo ad obbedire senza riserva,

e con alto spirito di sacerdote e di religioso. - Dunque dire dite di pregare e aspettare

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 d) Mi spiace che i nostri chierici abbiano alla Guardia riportato la impressione

di non essere stati graditi; - essi sono a Borzoli con ogni autorizzazione, e con sacri

dell’Arcivescovo, - e furono dati con sacrificio della nostra Congregazione e con sacrificio

degli stessi chierici, per impedire molto male e per fare del bene a dei poveri ragazzi

forse tutti di Genova e riviere. Però anche a me ripetutamente è parso che si sia,

oramai, dei tollerati, - e non è giusto, non è onesto!

 Però, quando in una città non vi vogliono, passate in un’altra, e, uscendo,

levatevi i calzari e sbatteteli contro le porte della città per non portare via

neanche la polvere, così ha detto Gesù Cristo.

Tutto per amore e in carità, e niente per forza.

 Avvertite i chierici: compiano bene bene bene il loro dovere:

non dicano nulla - offrano tutto alla Madonna, e partano poi silenziosi, pregando!

 Onde, come le suore dovranno trovarsi qui per domenica 12 corr.

per cominciare i loro esercizî sp.li, - e così ho richiamato i due chierici

dando tempo 15 giorni. Unisco copia lettera di ritiro, per vostra norma.

 Ho dato denaro, ho dato personale: non sono pentito di quello che ho fatto:

l’ho fatto per Iddio, e lo farei ancora.

 Quando poi partiranno chiedano perdono sento, anzi, d’aver fatto troppo poco:

è sempre poco ciò che si fa pel Signore e per le anime.

 Conforto e benedico ad essi e a te e a Pedemonte.

 Viva Gesù! Viva la Croce! Aff.mo tuo


            Don Orione

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