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       [Genova, Via Bosco] 19 Genn. 1933  A. XI


 I/ Numero dei ricoverati a 300 = L. 1.600.000

 II/ Aumento di retta a L. 7 giornaliere (6.50)

almeno sino ad avvenuto pagamento dello stabile. In questo modo si facilita il pagamento,

in periodo ti tempo più breve: vantaggio anche loro - che poi riduce subito la retta.

 III/ Sentire o far chiedere dal comm.r Gardini al medico provinciale

se dal lato igenico vi sarebbero difficoltà per Paverano.

 IV/ Ottenere dal Podestà che l’eventuale piano regolatore rispetti Paverano,

almeno davanti e ai fianchi. Nuova soggezione e menomazione dell’area

e dei fabbricati (parecchi bisognerebbe buttarli giù tutti)

per l’attuazione del progetto reg piano regolatore, già approvato dal comune -

A me consterebbe che il comune ha già approvato il piano regolatore -

vorrà ritornare su una deliberazione già presa?

 V/ Nel prezzo di 1.600.000 o 1.700.000 (1.800.000) - interessi esclusi

sono compresi mobili, letti, arredamenti, lenzuola, coperte,

cucina vecchia e quasi fuori uso (consegna delle chiavi) tutto com’è.

 VI/ Noi diamo il milione - voi finanziateci il pagamento della tassa di trapasso,

scontandola in tante rette. - Veramente nei contratti privati metà tassa trapasso? -

Quindi noi versiamo subito un milione; per la rimanenza: 600 mila debito

e 200 circa successione tassa trapasso, sconto in tante mezze rette.

 VII/ Darei subito una caparra, anche alta,

per sottrarmi alla tentazione del di altri bisogni, - come è già accaduto.

con pagamenti dell’interesse fino alla consegna delle chiavi.

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VIII/ Veramente nei contratti privati

 Quarto - Castagna - Opera post.-manicomiabili - loro tecnici

 1/ i fabbricati, se non ci fossero sarebbe meglio 400 1.200

in contanti non più di un milione.

 2/ riduzione a 1 milione e 600 mila senza tassa trapasso

a 1 milione e 800 con tassa trapasso - cioè la pagano loro

e ce la fanno scontare in metà rette - Niente interessi.

 3/ Rette a L. 7.

 4/ ricoverati a 300.

 5/ a cancello chiuso.

 Noi veniamo incontro alla provincia e più alla provincia che al comune,

sono epilettici, scemi sono squilibrati ogni tanto di furiosi dobbiamo mandarveli.

 Il milione c’è.

 Distribuzione poco organica dei locali e conseguente difficoltà nei servizi

e impiego di numero personale.

 Trasporti a spalla o a mulo.

 Notevole soggezione già esistente.

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