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 +      [Roma - Sette Sale] 22 febbrajo 1933 A. XI


Non riletta


 Caro Sciaccaluga,


 grazie della tua gradita espresso del 21 corr.

 Mando un espresso a don Sterpi perché vada dal comm.r Gardini,

e scrivo al comm.re che ho saputo da te che la condizione da noi posta

di saldare anche prima ha suscitato il dubbio che potremmo da un giorno all’altro

chiedere alla Prov. di ritirare i 300 ricoverati.

 Ora io non avrei mai fatto quello, e neanche mi era passato per la mente.

Mi impegno di tenere almeno per due anni le 300 ricoverate alla retta stabilita, -

e dopo i due anni mi dichiaro disposto a tenerle, ma senza obbligo,

e si converrà sulla retta che potrà essere anche meno.

 A don Sterpi ho scritto e date disposizioni in questo senso.

 Vedi che stasera ho anche scritto alla sig.ra Queirolo, per espresso,

per metterla al corrente, e le ho inviato pure copia della tua del 21, in sunto

(te ne mando copia). Tu fa come se non sapessi nulla.

 Ho scritto pure alla sig.ra Queirolo che don Sterpi passerà da essa -

così sentirà meglio il suo pensiero.

 Ho ricevuto lettera da don Minetti: domani te ne farò spedire copia esatta

E così ti dirò che ne penso su quanto mi hai scritto del numero Membri dell’Anonima.

 Domani dovrebbe arrivare col «Conte Biancamano» Sua Eccell. Mg.r Coppello -

Arcivescovo di A Buenos Ajres.

 Se questa ti arriva a tempo, - va allo scalo a porgerli i miei ossequî

e digli che a Roma sarò ad ossequiarlo personalmente -

 Gradirei conoscere il giorno e ora del suo arrivo qui

 Credo che giunga col Biancamano, ma potrebb’essere anche un altro piroscafo.

 Saluto, conforto e benedico te e tutti in G. Cr. e Maria SS.

 Tuo aff.mo


          Sac. L. Orione  d. D. P.

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