V027T163 V027P187
+ 20 Ottobre 1934 - Iglesia de N. Seg.ra de la Guardia
Argentina en Victoria F. C. C. A.
Caro Sciaccaluga,
I il Signore sia sempre con noi! -
Non ho tempo di scrivere anche a D. Sterpi, riferirai.
I Vedi che ho dato L. 2000 al vice-Questore comm.r Pennetta
addetto al Porto di Genova, che accompagnò il Cardinale qui
egli diventò nostro grande amico; verrà a portarle al Cottolengo di S. Caterina;
fate mostra di non sapere niente; avverti e istruisci bene la superiora e suor Caterina:
gli facciano buona, cordiale accoglienza; possibilmente gli facciano visitare tutta la Casa: -
è persona che potrà aiutarci tanto; egli giunge col «Conte Grande»
e sarà subito o quasi subito al Cottolengo. Mi raccomando.
II Mando, la accludo indirizzata al Cottolengo una lettera per avione
per la sig.na Maria Gambaro: è cosa riservata,
va consegnata ad essa, senza che lo sappiano i suoi.
E così avverti la superiora, o chi fa per essa, che giungendo altre mie lettere
al P. Cottolengo per la Maria Gambaro, le consegnino di nascosto e personalmente ad essa.
III Avverti subito don Sterpi che col Conte Grande riceverà mia lettera
e la minuta di una lettera filiale, ma grave che con lo stesso piroscafo
ho mandata a Mg.r Vescovo di Tortona.
Se don Sterpi fosse a Roma, bisogna che tale lettera non cada in mano d’altri,
eccetto don Perduca, e ciò per delicato riguardo verso Mg.r Vescovo.
Dire a D. Sterpi che quel chierico della diocesi di Genova,
che è alla colonia di M. Mario a Roma, non deve andare alla U. Gregoriana,
né essere posto con i nostri chierici alle Sette Sale.
Dire a don Sterpi e a don Perduca, se non credono venuta l’ora di Dio
di aprire a S. Sebastiano Curone quello che ho scritto a don Perduca tanti anni fa,
quando egli era reggente a S. Sebastiano, trasformando la casa della signora defunta
in un probandato con ginnasio inferiore, che possa essere frequentato da esterni, ben divisi.
Far un monastero di adoratrici ora non si può, - e poi come si mantiene?
Questo pensiero m’è venuto pregando, come una luce. Ci preghino su.
Il paese sarebbe, certo, molto contento.
IV Ho mandato un trenta cartoline ai benefattori di Genova:
a tutti di cui tenevo gli indirizzi che mi hai favorito, -
giungeranno ai primi di novembre, il 6 nov.bre, con «l’Oceania»
Mandami indirizzi più che puoi
Vedrò di mandare una circolaretta prima di Natale, ma sono tanto occupato!
V027P188
V Domani sera vado per una settimana a Montevideo,
poi il 28 ottobre torno a Buenos Aires,
e vado subito a Mar del Plata per un’altra settimana. Indirizzate però sempre qui.
VI Ho già accettato una Missione in Brasile, al Mato Grosso,
tra i selvaggi, una zona di evangelizzazione come almeno due volte l’Italia,
dove i Salesiani non sono ancora. Dì a don Sterpi che prepari un buon personale.
Sono anche in parola, ma non ho concluso ancora, per una missione alle Filippine,
dove il Vescovo mi disse che c’è grande bisogno e grande miseria,
tanto che ottennero dal Papa di cambiare anche qualche parola del Pater noster;
così non si dice: «panem nostrum quotidianum» ma «cibum nostrum»
perché non si mangia mai pane.
Jeri fu qui una commissione per darci una Casa al Cile.
A Montevideo si aprirà un Piccolo Cottolengo: pregate! pregate!
Mi hanno data la facoltà di cresimare (non pubblicatelo questo) -
Domani celebreremo qui la feste della Madonna della Guardia.
Saluto conforto e benedico te e tutti
Presto scriverò a don Sterpi e a tutti - Viva Gesù e la Santa Madonna
Aff.mo vostro
Don Orione
Una speciale benedizione alla superiora e a tutte le suore
di tutte le Case di Genova e ai ricoverati.
¨