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+ Bs. Aires, 2 Ottobre 1935 - Mercoledì
Calle Carlos Pellegrini, 1441
Pequeño Cottolengo Argentino
Caro Sciaccaluga,
La grazia di Dio e la Sua pace siano sempre con noi!
Ti ringrazio dell’ultima tua del 22 sett.bre. Quando scrivi,
riporta sempre la data delle mie a te, - così so se le hai ricevute. E così faccia D. Sterpi.
Il Nunzio Apostolico mi ha, direi, proibito, di andare, per ora, al Cile,
perché desidera venirci anche Lui, e che lo accompagni: - ecco perché ancora sono qui -
Avvertirò, quando vado.
Pel calendario ti ho mandato col «Neptunia» alcune fotografie,
ma non ne ho di mie insieme ai ricoverati del Cott.go Argentino.
Se non ne ricevi altre, in qualunque modo fa uscire pel I nov.bre il calendario. È urgente.
Quanto a mandarti qualche parola, vedrò di farlo, ma bisogna esser qui
per capire che non sempre si può ciò che pure tanto si vorrebbe.
Ho scritto al gen.le Beaud e signora, ma, se già sono a Genova
non avranno ricevuto, poiché scrissi lassù dove erano -
Solo che mi sono accorto di avere scritto - e più di una volta -
il nome del paesello un po’ sbagliato: Predaces invece di Pedraces.
Mandami nome e indirizzo del capo ufficio beneficenza che dovrà visitare Castagna.
Sono contento che P. Ignudi abbia dato gli Esercizî Sp.li ai nostri.
Se ancora è lì, me lo riverisci tanto.
Sempre mi domandi quando ritorno: benedetto figlio! Ti ho già detto e ripetuto
che spero tornare pel la tua I Messa; si capisce che vorrei giungere un po’ prima.
Pensate che solo nella data anniversaria del Congresso Eucaristico
si potranno cominciare i primi padiglioni a Claypole;
io bisogna bene che ne veda fatti almeno due o tre, e che veda che la barca va.
Come farei a lasciare qui, così? quando tutto è in ebollizione
e nulla c’è ancora di realmente fatto e finito! Sono intervenute tutte le principali Autorità, -
capirete che non possiamo burlarci di esse, né di chi ha dato il denaro, -
che è tutto depositato al Banco della Nazione.
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Ai benefattori, specie alla Queirolo, che è vecchia e malandata,
bisogna dire sempre parole di conforto e di speranza prossima;
le porterai la fotografia che ti mando con l’Augustus: porta la dedica.
Anche questa di dover tardare ad andare al Cile, non me la aspettavo, ma pazienza! -
Quantunque a Santiago mi abbiano donato due Case, - una residenza in città,
e,
appena fuori, al mare, una un’altra
Casa grande (mi dicono) e bellissima con giardino,
che degrada al mare, - pure vado solo per studiare la posizione, per ora, -
non per aprire subito Case, - quindi tranquillizza don Sterpi.
D’altronde in Italia sono stato tutta la vita: penso che, lasciando l’America,
difficilmente vi ritornerò più, - non devo lasciare la situazione campata in aria
e demolire tutto quello che la Div.na Provvidenza ha fatto in questo anno:
bisogna convenire su questo, e fare opera di persuasione negli altri.
Pregate per me sempre!
Benedico ai sacerdoti che lavorano a Genova, te e gli altri chierici, suor Stanislaa
e le altre superiore e suore e ricoverati benefattori e benefattrici, tutti.
Aff.mo tuo in G. Cr. e Maria SS.
Sac. L. Orione d. D. P.
Sono contento dei tre suddiaconi: adesso preparati bene te:
io prego per te sempre. Sarà una grande consolazione per la tua mamma!
Me la saluti e dille che prego per tuo fratello.
(Ecco, ho scritto pel calendario: correggi: togliete e aggiungete
come più vi parrà meglio - Addio!)
Ti mando con l’«Augustus» (che è partito il I ottobre),
da un cameriere di 2da classe certo Vaccari, mio antico alunno, alcuna fotografia -
qualcuna può venire forse bene pel calendario - l’Augustus giungerà, credo,
il 15 ottobre, - fai a tempo presentati all’Augustus appena arriva
e cerca del cameriere Vaccari cameriere in 2da classe.
Adesso ci sarà anche la vestizione di tua sorella.
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