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[per l’Italia]


[Al Rev.do don Enrico Sciaccaluga

al Picc. Cott. Genovese

Via Bart. Bosco, 2b

Cancello Santa Caterina - Genova]


 +         Bs. Aires, 5 Genn. 1936

          Calle Carlos Pellegrini, 1441


 Caro don Sciaccaluga,


 La grazia di N. Signore e la Sua pace siano sempre con noi!

 Ho ricevuto la tua per avion del 27 dic. [1]935 - Deo gratias!

 È da parecchie settimane che non ricevo nulla da don Sterpi,

onde non sto tranquillo, perché temo che sia malato.

Ti ordino di darmi sue notizie sincere, con telegramma.

 Sono contento di saperti suddiacono: fatti santo:

ti benedico e pregherò particolarmente per te. Preparati bene pel diaconato,

sotto ogni riguardo.

 Sono contento pure della pratica dei cronici.

Il Podestà di Genova, a cui avevo scritto per avion,

mi rispose con un cortesissimo lungo telegramma. Deo gratias!

 Come ho scritto a don Sterpi, i cartoncini dei calendarî non li potei avere:

c’è ancora in corso la pratica, ma bisognerà pagare non meno di 400 lire.

 Anche il ch.co Carminati di qui fa benissimo, e ricambia saluti al fratello:

che Dio li conservi!

 È molto confortante quanto scrivi del Prof.r Isola, come del preside Gardini

e segretario generale: speriamo anche meglio per l’avvenire.

 Purtroppo mi accorgo di non aver scritto a molti benefattori pel Natale, -

ma voi altri saprete scusarmi con tutti.

Intanto è già molto che abbiate pagato il debito con la provincia:

la Divina Provvidenza vi ajuterà anche per Castagna. Preghiamo, e Dio non mancherà.

 Mi fa molto piacere che sî stato ordinato da quel pio e colto Vescovo

di Mg.r Jeremich, - e che abbi veduto le nostre Case di Venezia:

io non so pensare a Venezia senza commovermi al ricordo di Pio X

e del Cardinale La - Fontaine -

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 Quanto al mio ritorno in Italia sarà appena lo possa: -

stiamocene contenti nelle mani del Signore. Ora poi c’è l’apertura

di una nuova Casa a Rosario, che è la seconda Città dell’Argentina, ma,

come scrissi a don Sterpi, desidero che, per il pel momento, non se ne parli a nessuno.

 Qui i lavori pei nuovi padiglioni e chiesa del Cottolengo a Claypole

procedono con molta celerità: la chiesa è agli archi: tutto fa sperare che sia pronta

pel 30 aprile, festa di S. Gius. Cottolengo.

 Grazie a Dio, stiamo tutti bene, e si prega e si lavora:

solo si è in pensiero per don Sterpi, e così pure per don Camilloni,

quello che è a Borgonovo Val Tidone:

mi scrisse don Pensa da Tortona che era malato grave,

poi nessuno mi disse più nulla, e don Sterpi non scrisse più.

L’ultima lettera di don Sterpi è del 12 dicembre.

 Dirai a suor Stanislaa che ho ricevuto e gradito loro lettere

e le buone notizie anche di suor Caterina: le benedico e conforto e sempre Deo gratias!

 Quando mi scrivete, tu e suor Stanislaa, fate le cose da buoni cristiani:

scrivete solo da una parte: più cose che parole, e via i complimenti,

e non mi farete perdere la vista né il tempo.

 Saluto, conforto e benedico te e tutti in G. Cr. e Maria SS.

 Tuo aff.mo


          Don Orione  d. D. P.


 Tutti salutano fraternamente

 Aspetto notizie di don Sterpi e di don Camilloni, subito.

 Tanti rispetti alla tua famiglia e al Prof.r Isola.

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