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[Al M. Rev.do Signore

Sig.r Don Felice Cribellati

Superiore della Piccola Colonia Agricola S. Antonio

Barriera Nizza - Piemonte - Cuneo]


 [+]      [Reggio Calabria] Lunedì, 26 febbrajo [1]912


 Caro don Cribellati,


 1/ Tutta la corrispondenza che doveste inviarmi, non speditela più a Messina,

ma qui; io vado a fare gli Esercizî Spirituali, ma qui sanno ove sono; -

e ciò farete sino a nuovo ordine.

 2/ A Giovannino avevo detto di valersi del biglietto di ritorno sino ad Alessandria,

e di andare a Tortona, come egli desiderava e per cui era stata accolta la sua domanda;

ma ora il biglietto di ritorno (che non ha la validità che di 5 giorni) è scaduto,

e se egli non andò, tenetelo lì, - vuol dire che quando potremo, senza fare spese,

lo manderete, - perché tenere due a fare pulizie mi pare troppo.

 3/ Sono lietissimo della recita dell'oratorio - Sia benedetto il Signore.

 4/ A don Coggiola scrivo oggi: egli non tornerà più, ed è tempo

che chi vuole essere religioso, lo sia davvero, altrimenti disturba, invece di ajutare.

Vedete in questi giorni, vedete di scusare o di dare l'applicazione

a qualche padre Francescano, se don Chiappa non può venire. -

Intanto che sto provvedendo. Voi pregate e datevi attorno pel buono spirito della Casa.

Non è il caso per ora di chiacchiere e di fare sapere agli altri queste disposizioni.

 5/ Quelli della Moffa ajutateli più che potete: mi scrive don Montà, dicendo

che gli occorrerebbe un sacco di meliga, due o tre di patate, due di cavoli, un po’ di seme

di trifoglio e di frumentone e di miglio: dove potete aiutatelo anche nel fieno

e nella paglia - vedete che ciò oltre ad essergli di ajuto materiale,

serve tanto ad alimentare la carità fraterna - e l'unione dei cuori.

5/ 6/ Capisco che voi non siete ancora in grado di dare molto;

ma date con cuore quel poco che potete, e in modo che ciò

valga ad unire vieppiù i cuori nella soave carità di Gesù Signor Nostro. -

Io miro a questo: l'ajuto fraterno sia fatto così fraternamente da crescere in noi

e negli altri il santo amore di Dio e dei fratelli.

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 6/ Il nuovo che è venuto da Noto, io l'ho già prevenuto contro l'opera di Rosario,

perché non si lasci mettere su.

 7/ Mi pareva più necessaria l'acqua della luce elettrica; -

vedete di fare la massima economia, perché ci troviamo in gravissime condizioni,

ed io solo le conosco tutte.

 8/ Va bene, preparatemi bene gli orfanelli per la I Comunione per S. Giuseppe,

che verrò.

 9/ Vi manderò facilmente un altro orfano di 18 anni -

veramente un poco di buono; - ora è a Cassano Jonio. Non c'è nulla pare,

sulla sua moralità; ma non ha il cervello a posto e non vuole saperne di lavorare -

Lo metterete con fra Giuseppe. Facilmente lo accompagnerà don Riccardo Gild,

il quale allora, si fermerà costì al posto di don Coggiola. Questo sacerdote

è ottimo per pietà, dottrina e condotta - Si è già modificato assai negli scrupoli, -

è un po’ lungo nella S. Messa; ma lo avvertirò. A Cassano prima no,

ma ora è tanto stimato da tutti gli orfanelli e da tutti. - Per ora non avrei altro da dirvi;

ma se non altro vi do un buon sacerdote.

 10/ Mi scrisse don Sterpi che entro 5 giorni dovevate pagare l'affitto. Ma perché

senza prudentemente pensarci, vi riducete a mettere un laccio al collo dei superiori,

i quali talora per la posizione e il momento non possono muoversi,

né si trovano ad avere il denaro sufficiente per tenere fronte agli impegni?

 Voi, nelle vostra vostre lettere, (compresa quella del 22 c. m. che è l'ultima)

non mi faceste neanche parola di questo urgente impegno. Ora ricevo da Sterpi

lettera da Torino, ove pare che abbia trovato a prestito per poco tempo lire mille:

sia benedetto il Signore! però non si può continuare così,

e ogni Casa deve ajutare la Congregazione e non creare dare gravi pensieri,

mentre ce ne sono già tante preoccupazioni.

 Quando mi scriverete, desidero sapere se come, quanto avete pagato.

 11/ E della Cassa di Risparmio, nulla finora?

 12/ Non ho ancora ricevuto il Bollettino - Ricevo ora lo stendardo,

inviato a don Mario da suo papà.

 13/ Come va il papà di don Mario? Si è emendato nel bere?

 14/ E quelle due donne, come vanno?

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 15/ Come è vi siete aggiustati con don Chiappa pei suoi conti?

 16/ E di quel Remo, non mi dite nulla? Non farà del male a Giovannino?

 17/ Non si sa dove andò a finire quello di Lonigo che da noi passò ai Gesuiti?

Non mi pareva cattivo.

 18/ Dio vi benedica: curatevi la salute: attento a non sciuparvi troppo

nella predicazione.

 Vostro aff.mo in G. C.


           Sac. Orione  D. P.


 Saluti e benedico tutti tutti tutti!

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