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non riletta
[+] [Tortona,] 11 Ottobre 1912
Carissimo mio don Felice,
1/ Al Teol. Cometto rispondete accettando, se è possibile -
So che me ne avete parlato passeggiando fuori casa, ma non ricordo precisamente
le condizioni. È per qui? Allora scrivetemene ancora per favore.
2/ Quel padre di Monterosso che affiderebbe il figlio di anni 18,
a/ lo darebbe per la Congregazione? E vuole farsi sacerdote?
Se vengono per farsi della Congregazione a L. 10 al mese e libri e vestiario,
sinché non abbiano i voti (o almeno la veste) allora sì;
diversamente stare al programma stampato: L. 24 mensili e il resto.
3/ Se quell'uomo di 60 non vi dà affidamento di essere braccio da lavoro e di pietà,
non conviene.
4/ Conviene mandare subito subito fra Vincenzo a Reggio Emilia:
vi unisco una lettera di Mg.r Cottafavi che riterrete. Direte a fra Vincenzo
di prendere tutto ciò che ha, e partire. Prendetegli il biglietto addirittura per Reggio Emilia:
avrà la validità di una fermata che farà a Tortona.
Se ad Alessandria ha qualche ora di tempo, vada a trovare le sue figlie:
la più giovane andrà al Brasile missionaria. Vedete che prenda il treno
da avere qualche ora di fermata in Alessandria prima che trovi la coincidenza per Tortona,
così la fermata vera di un giorno la farà qui dove devo parlargli a lungo
per dirgli il quid faciendum. Con lui parta Amaretto, portandosi tutte le sue robe,
pure prenda il biglietto per Reggio Emilia: metterete a conto mio i viaggi,
come si è deliberato.
Parlate chiaro ad Amaretto prima che egli parta: egli mi disse
che voleva essere cambiato perché stava male con Morgano.-
Gli feci la proposta di andare con fra Vincenzo, ed accettò -
credo che sia meglio per l'anima sua e per la Congregazione che vada con fra Vincenzo
che restare lì, - dove Giovanni o altri lo potrebbe mettere su.
Là fra Vincenzo ha bisogno di uno: capisco che vi levo un po’ d'ajuto,
ma Dio ve ne manderà dell'altro: confidate in Lui, e ajutatemi codesto ragazzo
che forse potrà formarsi per la Casa. - Li aspetto subito.
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5/ Quanto alla scuola io direi di metterli o in Seminario, o addirittura
alla IV comunale.
Sarà una prova questa per esse e per noi; e avrete libri gratuiti e l'esame di maturità
lo daranno senza pagare tassa e senza pericolo.
Non fate scuola voi: avrete già molta da fare e il diploma di maestro da dare,
poscia vi sarà facile dare anche la laurea col divino aiuto.
Anche don Martinotti avrà da studiare: desidero che dia anche lui il diploma.
Poi devono venire lì due bravi figli che faranno la I ginnasiale per la Congregazione:
a questi se ne aggiungeranno forse altri tre o quattro: come volete fare bene tutto?
Avreste troppe scuole e troppo lavoro. Date ascolto a me.
Raccomandatevi piuttosto che ve li mettano da un maestro di principî religiosi,
e prima tentate la prova in Seminario. Poscia fate una visita al direttore didattico:
domandate prima che persona è - e fate di rendervelo favorevole.
Presentatevi pulito, ossequioso, ma aperto e disinvolto, e, dopo che l'avete sentito,
pregatelo di metterveli tutti dallo stesso maestro (per averli insieme)
e che sia di principî religiosi. Fate subito, subito, subito questo.
Vi saluto, caro don Cribellati, e che Dio vi benedica tutti!
Sono anch'io contento della Casa di S. Antonio. - Dite a don Martinotti che mi scriva.
Saluto fra Colombano, fra Giuseppe e Sesta.
Riveritemi il canonico.
Avete fatto bene a festeggiare la Madonna SS. del Rosario ma ora fermatevi,
poiché ne ho già accettati io forse non meno di 12.
Saluto in Domino.
Aff.mo
Sac. Orione d. D. P.
Pel 15 fate trovare Cantoni a Sanremo, tenete conto del viaggio.
E la scuola a Sesta?
E, badate che quelli che vi mando dovranno fare I e II
per saltare in terza ginnasiale. - Sono forse 10 - più quello dell'Istituto tecnico.
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