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Riservata


 +         Roma, 27 Agosto [1]914


 Caro don Cribellati,


 Rispondo alla gradita tua del 25 corr.

 I/ Per quanto si riferisce alle Carmelitane: a/  la penuria dei di nostri sacerdoti,

non so se mi concederà di lasciare a Sanremo tre sacerdoti; b/ se avvenisse

la mobilitazione, sarà assai che ce ne possa restare uno a Sanremo;

c/ non vorrei che Mg.r Vescovo Daffra non fosse pienamente contento

che da noi si assuma la cappellania delle Carmelitane, e quindi:

d/ mentre ti autorizzo a mandare intanto in via provvisoria la messa alla Carmelitane

e ad assumere il Convitto in via provvisoria l’ufficio di cappellano di quella chiesa,

ti farai dare dalla superiora la nota degli oneri come delle retribuzioni,

che mi spedisci subito a Tortona ove sarò sabato. Guardati, o figli mio,

dal falso zelo che è frutto di una segreta presunzione.

 San Paolo rassomiglia il missionario, che lavora mosso da un falso zelo, a chi corre

e non sa dove vada: a chi dà dei gran colpi e non fa che percuotere l’aria inutilmente.

 Non quello che fa grandi cose esterne, edifica la sua casa sulla pietra,

ma quello che prega e sta umile e fedele alla sua vocazione. Lo zelo è solamente buono,

se è obbediente; e tutto il bene che noi potessimo fare alle anime, per quanto grande fosse,

non sarebbe accettevole a dio, se andasse ad offendere l’obbedienza. È meglio conservare

nella pace della carità il nostro cuore, che convertire il mondo.

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