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[Al Molto Rev.do Don Cribellati Felice
Direttore Convitto San Romolo
Corso Garibaldi 8a
(Liguria) Sanremo]
+ Anime e Anime !
Roma, 26 / II [1]917
Caro don Felice, [Cribellati]
1/ Mando anche a te un ricordo del nostro Santo Padre Pio X, a te,
che ami la s. chiesa, e che ora sta soffrendo.
2/ Scopelliti non deve digiunare: tu e Quadrotta non dovete digiunare
Fate qualche opera di pietà, qualche preghiera ad es. un miserere al giorno,
possibilmente insieme; ma non vi obbligo.
3/ Sono contento che sia venuto Biagio: lo saluto e benedico.
4/ Non conosco l’avv.to Fusaro del quale mi mandi i saluti, o non lo ricordo.
5/ E la eterna lite coi nostri vicini è morta?
6/ Ricambio ossequî a Mg.r Vescovo, al prevosto di Bussana e all’avv.to Fusaro.
7/ La pratica di don Ghiglione va bene, saprò l’esito definitivo domani o dopo -
Prega e fa pregare.
8/ Unisco lettera per don Quadrotta.
9/ Mando delle lettere di don Albino, perché tutto sia bene conservato.
10/ Quanto alla tua vertenza col don Albino, egli deve senza meno ritrattare,
ma noi portiamo ancora pazienza e aspettiamo con longanimità sacerdotale
e pace di spirito. Expectans expectavi Dominum, et intendit mihi: et exaudivit
preces meas, et eduxit me de lacu miseriae et de luto faecis.
Credo che Nostro Signore con questa prova voglia qualche cosa di più da te:
un po’ più d’intonazione a vita interiore e a pietà e a serietà religiosa,
per così prepararti meglio ad ajutare i tuoi fratelli della Congregazione
e a mettere le tue spalle di più sotto alla piccola Congregazione.
Hai ancora un po’ troppo del ragazzo, qualche volta. Non voglio, per carità,
che mi diventi troppo serio,: no, no! ma insomma un po’ più di pietà e di cura della pietà
e di intonazione religiosa.
Voglio però che tu sia ugualmente sereno, sai.
Io penso che la Madonna SS. ti insegnerà.
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Intanto desidero che tu sappia che io ti sono assai vicino in questa tua tribolazione,
e vorrei con te cavare da radice amara un succo dolce di vita eterna per noi
e pei nostri fratelli.
Prego assai per te, e con affetto da non poterti dire,
ti benedico mettendoti in ispirito ambo le mani su la testa, e con ciò intendo confortarti
e darti segno di ogni singolare e paterna predilezione e affetto in Gesù Cristo e Maria SS.
e con te benedico a tutti del Convitto, alti e piccoli.
Tuo aff.mo
Sac. Orione della Div. Provv.za
P. S. Curami le vocazioni: sai che ne penso e che della chiesa e di questo io vivo, - non d’altro.
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