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Scrivermi sempre a questo indirizzo:

[Casa de Preservacao]

Rua Francisco Eugenio, n. 228


       Anime e Anime !

       [Rio de Janeiro,] 6 [de] Novembre [de 192]1


 Caro figliolo in Gesù Cristo, [Don Cribellati]


 Ho ricevuto altra tua graditissima lettera e la bella pastorale -

Dio ti assista e benedica che tu possa servirlo e amarlo da vero padre e pastore di anime

e fare tanto e tanto bene! Oggi parto per l’Argentina: cinque giorni di mare.

Vado chiamato da quella Nunziatura e da alcuni Vescovi: apriremo finalmente due Case,

una a La - Plata, la Diocesi più importante e popolosa dell’Argentina

a due ore da Buenos Aires e un’altra facilmente nella stessa Buenos Aires

Mg.r Alberti, Vescovo di La - Plata mi paga anche i viaggi che sono 1500

di andata e altrettanti di ritorno - Pregate: scriverò.

 Sto bene, grazie a Dio! Ho ricevuto lettera da don Sterpi, meno male!

parto più tranquillo. Apriremo due Case a S. Paolo, che è la Milano del Brasile,

ove sono circa 300.000 italiani o nati da italiani. Mi ha chiamato quell’Arcivescovo,

e sono tornato jeri, ci fui già due volte.

 Ho potuto, col divino aiuto, sistemare la Casa scismatica della Michel,

che sta appunto a S. Paolo. Ho bisogno di ajuto, di ajuto e di personale fidato.

 Abbiamo questo Istituto dal 15 ottobre sono 390 orfani e vanno fino ai 18 anni

Otto giorni oggi, lunedì scorso vennero ad onorarci di loro visita da me invitati

il Nunzio Pontificio, Arciv. Enrico Gasparri nipote del Segr. di Stato,

e l’Arcivescovo Mg.r Sebastiano Leme, coadiutore e successore del Cardinale di qui,

che è assente per malattia Jeri ebbimo l’Arcivescovo di Porto Allegre.

 Furono accolti e salutati alla partenza al suono dell’inno pontificio,

e rimasero molto soddisfatti. Superiore qui è don De Paoli, lo aiutano don Mario

e il ch.co José Dondero più un probando ottimo di 22 anni -

Tutto l’altro personale è laico, laicissimo, e urgerebbe sostituirlo

 Quel signore vedovo di Roma, che ha un bambino e la figlia che vuol farsi suora,

può venire qui? Ne avrei bisogno, urgente bisogno. Scrivimi e combineremo.

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 Ah in Italia i nostri preti sono tanti e sono fin troppi, e in certe Case

alcuni poco lavorano: qui c’è da ammazzarsi.

 Ho chiesto ajuto a don Sterpi, almeno quattro chierici:

Stanislao, Gonzales, Arlotti e un altro ma questi che sia tale di pietà e di studi

da essere professore ai nostri probandi e vice maestro, direi, dei novizî.

Avrei bisogno che don Zanocchi venisse qui a fare da provinciale per l’America

 Ma almeno mi si mandi subito don Carlo Alferano: ditelo a don Alferano

che venga contento, che lo metterò parroco a S. Paolo in una chiesa povera,

rifiutata da tutti, senza casa ove dormire e dove ci piove da più parti.

Sarà un Santuario della Madonna, diventerà celebre. Al mio ritorno dall’Argentina

comincerò a dirvi la Messa, e magari dormendo sulla predella dell’altare;

ma poi la Madonna farà tutto e si farà un gran bene.

 Dite a don Alferano che venga: ci faremo santi insieme!

Nulla mancherà del necessario. Ho bisogno di uno che faccia da sagrestano

e da mangiare: c’è a Bra un ch.co che fu già in Francia e fece il soldato:

ci vuole una cannonata per muoverlo, ma è un santo, e farò bene.

Non so più come si chiama: fatemelo venire. Adopratevi, ajutatemi! Pregherò per voi.

Non ho tempo a scriverti la lettera che vi ho promesso: scriverò più tardi.

 Senti prenditi la vita di S. Francesco di Sales (tu sei Salesiano nel vero senso

perché sei aggregato) leggi leggi leggi là e nutrisciti bene di quello spirito

da vero Vescovo. Leggi anche subito la vita di S. Carlo Borromeo.

 Il 13 corr. farò il discorso al celebre Santuario della Madonna di Lujan

presso Buenos Aires a un pellegrinaggio di parecchie migliaia di italiani -

Chi fa tutto è Mg.r Maurilio che sta quale uditore di Nunziatura in Argentina.

Ho mandato da S. Paolo relazione al S. Padre il 4 nov. festa di S. Carlo Borromeo,

anniversario dacché e Egli ci riceveva l’anno scorso in udienza plenaria;

penso che ne sarò sarà consolato - Intanto che sono in America era evidente

che andassi anche in Argentina e che portassi là le tende della Divina Provvidenza.

Si doveva ben capire che avrei aperto qualche Casa qui.

 Ora qui in Brasile i punti strategici per compiere maggior bene

sono Rio de Janeiro che fa più di un milione di abitanti e S. Paolo che fa

700.000 mil abitanti - e, per grazia di Dio ci siamo. Abbiamo molte altre proposte,

e venne jeri anche per ciò Mg.r Arcivescovo di Porto Allegre,

ma non ho personale, per ora.

 Ora in Argentina - se la Madonna mi ajuta, vorrei aprire almeno due Case:

le Case vanno aperte possibilmente a due a due a questa distanza.

 Porterò le suore della Michel o le nostre in Argentina.

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Dirai a don Contardi che, d’accordo con un santo Arcivescovo di qui

facilmente darò principio ad una Congregazione di suore more.

I neri e le nere qui non sono accettati nelle Congregazioni religiose,

come se non fosse Dio che ha dato quella tinta e quasi i consigli evangelici

fossero stati dati solo per i bianchi. Quando morirò lascerò anche questa eredità

al mio don Contardi.

 Sono molto, molto contento di tutte le buone notizie che mi dai,

sia del tuo ingresso che della benevolenza onde il popolo ti circonda;

anche don Sterpi mi scrive tante belle e consolanti cose dite,

e Deo gratias et soli Deo honor et gloria!

 Don Dondero pare abbia intenzione di continuare

ad essere figlio della Congregazione: da noi tutti è sempre trattato con grande affetto;

sta però ancora a sé; ora l’ho posto anche nelle mani di S. Giuseppe.

 Non ho più tempo - parto per l’Argentina. - Scrivimi qui - Scriverò -

Mandami alcune pastorali.

 C’è uno in Congregazione che non si diporta bene. Ho visto per Divina misericordia

la Madonna che lo rigettava con una mano - Pregate.

 Vi abbraccio te, don Contardi Pasquale nello spirito e carità di Gesù Cristo.

 Pregate per questo pellegrino della Div. Provv.za

 Vostro


           Don Orione  d. D. P.

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