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[Raccomandata]
[A Sua Eccellenza Rev.ma
Mg.r Felice Cribellati
Vescovo di Nicotera e Tropea in Tropea
(Calabria)]
+ Anime e Anime !
Tortona, il 4 Genn. 1926
Caro Monsignore,
La pace di Gesù Cristo sia sempre con noi!
A Messina la Curia desidera conoscere quali sono le facoltà
che erano state date da Mg.r D’Arrigo di s. m. ai sacerdoti addetti alla nostra chiesa.
È la nota vertenza sollevata dal parroco di Gazzi e alimentata dalla Curia.
In Curia si dovrebbe pur sapere, dopo tanti anni, che cosa ci hanno permesso di fare
o concesso di fare; - l’attuale vic. Gen.le sedeva in Curia con me,
e faceva allora da cancelliere.
Non ritengo conveniente entrare personalmente in campo,
data la delicatezza della mia posizione e l’ufficio che ho tenuto.
Essi stessi non avrebbero dovuto neanche richiedere il mio intervento.
Fai così: scrivi a don Antonio Saba una lettera, dove dici: «Richiesto in merito
alle
facoltà che erano sono
state concesse alla nostra chiesa della Consolata in Messina
dalla s. m. di Sua Eccell. Rev.ma Mg.r Letterio D’Arrigo, Arcivescovo, posso,
in coscienza, dichiarare che egli a me, inviato ad ufficiare codesta chiesa, disse etc.....»
e poi metti né più né meno quanto sai. Abbi pazienza: in charitate et patientia Christi!
Scrivo a don Saba che riceverà lettera da te, e che presenti quella in Curia,
e ad un tempo vi dichiari che, se la Curia Arcivescovile
crede di confermare dette facoltà, faccia pure, e se non crede, non abbia riguardi umani
e disponga come meglio crederà in Domino.
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Noi nulla chiediamo e nulla rifiutiamo, e solo si desidera fare un po’ di bene,
e secondare i desiderî di Mg.r Arcivescovo fin che si può. Questo fin che si può
ha la portata che, se ci venissero tagliati i viveri, cioè fossimo per insufficienza di mezzi
posti nella impossibilità di restare, il mondo è grande e noi, silenziosamente,
lasceremmo Messina. - E allora, forse, si andrebbe ad Acireale.
Preghiamo, e Dio ci assista.
Tuo aff.mo in G. Cr.
Sac. Orione d. D. Provv.
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