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Tortona, il XXI / I / [MIM]XXI
Caro don Giorgis,
1/ Viene su don Montagna, il quale si tratterà qualche giorno,
per sbrigare parecchie cose a Cuneo.
2/ Presto spero venire anch’io, poiché devo andare a Ceva;
ma sarò dopo il ritorno qui di don Montagna.
3/ Don Montagna viene anche per combinare con te di mandare
fra Giuseppe a Villa Soranzo, presso Venezia tu forse ci sarai stato.
Bisogna aprire quella Casa, e i figli di Memo hanno lasciato indietro quella terra
che è oltre il giardino e che dobbiamo lavorare quindi noi.
Fra Giuseppe è incaricato di andare a Villa Soranzo, per avviare dal lato agricolo
quella Casa; se vi fossero due bravi giovani, ma bravi sotto ogni riguardo,
che volessero andare con lui, sarebbe bene, - almeno uno occorrerà.
Ma bisognerà dare molto buon esempio di vita religiosa e lavorare sul serio,
non andare là a fare i fattori.
L’impianto di una Casa esige sempre molti sacrificî e preghiera e lavoro:
certo uno si fa molti meriti avanti a Dio e anche avanti alla Congregazione.
Sarà, certo, anche per te un sacrificio privandoti di fra Giuseppe,
ma il bene della Congregazione ora ti chiede anche questo, e fallo per l’amore di Dio
e della Divina Provvidenza - Allargheremo le tende della carità
ed anche tu avrai la tua parte di merito. Ti condurrò tre ragazzi.
Ti benedico di cuore e con te fra Vincenzo, fra Giuseppe, fra Pasqualone e tutti,
il chierico come i ragazzi - A giorni ti manderò in ajuto un sacerdote,
così tu la domenica potrai aiutare per l’oratorio il can.co Peano.
E la Madonna sarà con te: fatti coraggio!
Tuo aff.mo in G. Cr.
Sac. Orione d. D. P.
- Urgente -
Bisogna vedere se si può da Cuneo mandare patate meliga
o qualche cosa da vivere a Brà - ove ho trovato che si soffre,
e sono in una posizione veramente dolorosa.
Se la Colonia non ne può mandare per sé, - vedere se almeno
si può trovare modo e permesso dalla prefettura, essendo la stessa provincia.
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