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[minuta]


[A don Dondero da Mar de Hespanha - dicembre 1921]


 Ricevo la tua lettera del...


 Sì, io desideravo parlarti in merito alla tua destinazione, basandomi su quanto mi

avevi scritto ad Entre-Rios, quando andavo da Mg.r Arcivescovo. Quanto ti volevo dire

a voce te lo scrivo e qui, così mi dai la risposta, quando verrai.

 Ho accettato in Argentina di fare...

 Si, caro Dondero, io veramente desideravo parlarti per darti una destinazione che ti

riportasse alla tua comunità nelle file dei Figli della Divina Provv. e a vita

di comunità religiosa. dopo quanto mi avevi scritto a Entre-Rios, quando ero in viaggio per

Mariana.

 Ti avevo preparato un posto che mi pareva assai adatto per te vero missionario:

700 poveri orfani oggi o derelitti i quali a marzo sarebbero diventeranno 1000.

 Essi non ebbero mai un’istruzione religiosa, mai la Messa, neanche a Natale ne a

ne a Pasqua mai una confessione; mai comunione, niente cresima e molti pare siano ancora

da battezzare.

 Parecchi sono già condannati dalla giustizia degli, uomini, poveri ragazzi,

ben degni di pietà, forse più che di ca pena.

Ho accettato Avrei accettato tutta la parte morale e religiosa rifiutando qualunque

rifiutando ogni ricon e fu mentre ma l’Arcivescovo Espinosa mi disse che mai egli era

riuscito, pur con la sua influenza, a farvi farci entrare un prete. Ma ho fu veramente la

mano della Madonna a condurre condurmi a ottenere e si ottenne appoggio dal Presidente

stesso della Repubblica, e ogni libertà di azione per l’insegnamento cri e la pratica

della vita cristiana.

Ho rifiuta Non ho chiesto neanche un soldo di compenso, ma solo la casa:

la Divina Provvidenza danaro manderà ciò che è necessario. per vivere.

Avevo anche pensato, se non accettavi questo, offrirti ogni altro modo di spianarti ogni via

pur di vederti ritornare, e di invitarti anche qui, dove nessuno resterà di quelli che già

vi erano, ma resterete resteresti con don Mario, che è buon religioso e con alcuni chierici

giunti dall’Italia ora.

 Questo dopo la tua lettera che mi hai mandato ad Entre-Rios, mentre io andavo

a Mariana, e dove mi dicevi che restavi in Congregazione. Ma ora, che mi scrivi

che non resti, caro Dondero, che cosa ti posso più dire?

 Se tu ami la davvero la Congregazione, come dici io ti rinnovo qui tutte

le esortazioni, i consigli e e le preghiere che ti ho fatto in passato, di non abbandonare

la vocazione, ma ma di ritornare alla casa paterna di metterti da umile figliuolo nelle mani

del tuo Superiore, con molta docilità e obbedienza e di che ti ama in Gesù Cristo con amore

di padre, e di ricevere con docilità e letizia di spirito, e con vera disciplina e obbedienza


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religiosa la destinazione che ti sarà verrebbe assegnata.

 Vuol dire che, se avrai osservazioni, o sul posto o sui compagni, da fare, parlerai con

libertà di figlio, e non lascerò di prenderle in considerazione, e la benedizione di Dio

sarà con sopra di te.

 Sono ben felice che tu venga a fare Natale qui, e ti benedico in Gesù Cristo

e Maria SS.


 P. S.  Non so quanto se mi potrò fermare qui dopo Natale; se mai capitasse

che non ci vedessimo, mi scrivi dai la risposta scrivi a Rio.

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