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[+] [Reggio Calabria, lì] 25 genn. [19]14
Caro don De Paoli,
1/ Ricevo la vostra lettera del 23 c.: ho pure ricevuto l’altra, dopo la vostra andata
a Cuneo. Ve ne ringrazio; e mi farete cosa sommamente gradita scrivermi con frequenza:
breve ma tutto.
2/ Desidero conoscere subito se quella famiglia abita ancora alla Cascina, o da
quanto tempo fu licenziata. È cosa per me molto urgente, poiché mi vennero fatti su questo
dei gravi addebiti in alto loco. Ah se si avesse ubbidito, certi dolori non li avrei!
Era da oltre due anni che avevo dato ordine fosse subito allontanata.
3/ Mi manderete una relazione esatta di tutto ciò che in coscienza sapete che è
capitato con don Rolando, don Felice e fra Giuseppe e il calzolaio Ghiglione:
tutto ciò che potete sapere, in segreto, e per lettera raccomandata qui.
4/ Ho provato vivo dolore nell’apprendere la morte di Mg.r Fiore, e ne ho
raccomandato al Signore l’anima benedetta. Fatemi sapere chi è stato nominato Vicario
capitolare, perché possa fare il mio dovere, e scrivergli tosto.
5/ Provvederò tosto per Morgano: intanto vigilatelo bene.
6/ Tu vedi di pagare a quel Signore, presso cui è Bonanno il resto di pensione
per gennaio; tutte le lettere del Bonanno e di chi lo ospita, mandale a me qui subito.
Se scrivono rispondi che Don Orione ha richiesto le lettere per decidere in merito
alle domande di vestito etc. -
7/ Non mi dici nulla del ch.co Capone. Come va? in tutto come va?
8/ Dondero e Cribellati fecero una circolare a stampa, a mia insaputa,
e contravvenendo allo spirito di disciplina che è proprio della nostra Congregazione.
Fu una cosa fatta per leggerezza ed escludo ogni sentimento in essi meno che di
leggerezza; ma è appunto in quella circolare che si presentava il don Felice quale nuovo
Direttore di San Remo. Ciò fu contro la mia volontà: a mia insaputa con grave mio dolore
(e dico poco dicendo grave); ma si capisce come il canonico, che vide quella circolare
pubblicata,
forse credo, anche
sullo «Stendardo», abbia ora qualche fondato motivo
di pensare che io mi sia preso giuoco di lui, trasferendo don Felice a San Remo.
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Ciò che in realtà non è; ma le apparenze ci sono. Ecco perché egli ora vi dice
che don Felice è stato eletto a Direttore di S. Remo etc. Non voglio però che egli sappia
come
la cosa di fatto è
andò; limitatevi di
a dirgli che vi ho scritto di no.
Vi saluto e benedico tutti di cuore in Gesù e Maria SS.
Vostro aff.mo come padre in Xsto.
Sac. Orione d. D. Provvidenza
[La presente lettera, con l’annesso foglio, la manderete a don Sterpi perché passi
nell’Archivio della Congregazione, - e ciò farete appena abbiate risposto a quanto
domando.]