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[+] [Tortona,] il dì 11 dic.bre [191]4
Carissimo don De Paoli,
Ritorno da una missione data nella Cattedrale di Ventimiglia col Vescovo di Savona
e con un sacerdote pure di Savona, e mando a don Dondero e a te due copie
di uno splendido numero unico stampato da noi qui, a ricordo del Giubileo Sacerdotale
di Mg.r Daffra.
Ho ricevuto a Ventimiglia una lettera della Michel, che era sbarcata a Napoli, e mi
mandò quella sua lettera con la tua del 30 ottobre dal segretario del Nunzio del Brasile
a Roma, poiché essa non poté fermarsi a Roma, avendo una sorella gravissima
in Alessandria. Ma io già ero a Ventimiglia, e ritorno adesso.
La Madre non l’ho ancora vista, e non so neanche se la potrò vedere in questi giorni,
poiché dovrò uscire in questua, avendo pressanti debiti e cambiali in scadenza proprio
in questi giorni. Basta; il Signore e la Madonna non mi abbandoneranno,
benché io meriti questo e altro!
Ho ricevuto anche la tua lettera del 26 ottobre in risposta alla mia del 31 sett.
Scusami che non ti ho più scritto. Cosa vuoi mai? C’è tanto da pensare e da faticare
che non se ne può più! Ma il Signore dà al cuore grandi conforti.
Ho ricevuto un’altra lettera da Carlo: è, in verità, una bella lettera, dove parla bene
e non c’è niente contro di voi altri. Dice che fa la s. comunione quattro volte la settimana:
parla dei pericoli in cui si trova con timore di cadere e con
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