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 [+]         Anime e Anime !

          Tortona, il 22 ott. 1927


 Caro don De Paoli,


 La grazia e la pace di n. Signore Gesù Cristo siano sempre con noi!

Ho ricevuto le tue lettere e anche i bollettini, che mi sono molto molto graditi, e così pure

il gruppo fotografico con la nostra Santa Madonna, e il plico di cartoline. Deo gratias!

 Don Sterpi sta meglio, e si trova a Roma.

 In questi giorni abbiamo aperta una bella casa presso Roma, a Sant’Oreste al Soratte,

per le nostre suore.

 Ho ricevuto lettera da codesti due chierici, che mi lasciano molto perplesso sulla

convenienza di loro ordinazione: in quelle lettere non ci sento Iddio, cioè non rivelano

quello spirito di umile fede e di abbandono nella Divina Provvidenza che dev’essere

proprio dei figli della Divina Provvidenza. Quindi sospendi ogni pratica per farli ordinare,

poi vedrò in Domino. Non posso, in coscienza, permettere che siano ordinati mentre

vivono in quello stato d’animo non sicuro, ma dubbio; così tu almeno mi hai scritto

di Bruno il 19 agosto. E anche gli alti e bassi di Arlotti non vanno bene.

 Presto scriverò loro direttamente.

 Desidero che vengano in Italia: qui vedranno che i chierici, che ricevettero

le ordinazioni, non hanno fatto meno sacrifici di loro.

 Don Saponara è giunto


[parte di minuta]


 Provvidenza, che dev’essere proprio dei figli della Divina Provvidenza.

Quindi, per conto mio, non voglio che siano ordinati; li chiamerò in Italia, e poi vedrò in

Domino. Con quello spirito o stato non mi sento in coscienza che vengono loro imposte

le mani. Non ci vogliono in dubbio o, peggio, iniettati di veleno

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