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Riservata


 +        Anime! Anime!

         Buenos Aires, 30 sett.bre 1936

         Calle Carlos Pellegrini, 1441


 Caro mio don De Paoli,


 Grazia e pace da n. Signore!

 Ti accludo una lettera, che si riferisce a quanto mi hai scritto di don Cricenti:

la conserverai e occorrendo, la farai vedere sia al Nunzio che ai Vescovi.

 Se don Cricenti non si mette bene o non prende in buona parte quanto scrivo e

quanto tu farai per lui, me ne scrivi. Quanto egli dice dei torti fatti a lui e alla sua famiglia

sono tutte pure fantasie: fu trattato benissimo sempre e da tutti, che io sappia.

 Se ne scriverà scrive al visitatore ap., non potrà restarne bene; purtroppo: -

il suo stesso Vescovo, che è poi quello che me lo ha mandato, sarà il primo a fare

una dichiarazione non buona a suo riguardo. Egli è una vittima di sua madre

e della famiglia che, fatto sacerdote, volle farne uno strumento di lucro.

 Così mi ha detto il suo stesso Vescovo. Vedrai che quando riceve lettera da casa,

si esalta e pare un nevrastenico. È un povero figlio! Io ho creduto che avesse chiesto

di venire qui per sottrarsi alle malefiche influenze dei suoi: egli stesso lo ha detto,

in un momento di buono spirito e di calma.

 Usa ogni carità e calma, ma anche ogni fraterna vigilanza come deve un Superiore

che ha cuore di padre. Esigi con dolcezza, ma anche con fermezza che si viva lo spirito

e la disciplina religiosa da tutti. Sî dolce, ma fermo.

 Se, sgraziatamente, se ne andasse, me ne avverti telegraficamente: manderei una

circolare all’Episcopato. E manderei tosto altro sacerdote costì. Così se non si diportasse

bene, me ne avverti citando fatti: dopo i dovuti, paterni richiami, prenderò - pur con grande

dolore - i provvedimenti necessarî d’accordo col visitatore apost.co.

 È tempo che tutti ci mettiamo a posto, cominciando da me.

Pel momento credo bene nel Signore che rimanga sospesa qualunque pratica di apertura di

case (Vittoria, Mato Grosso etc) e anche qualunque impegno pel Santuario di Fatima.

Pel Santuario continua la propaganda e raccolta di fondi, ma non altro.

Sistemiamo prima bene e meglio, le case esistenti; verrà il visitatore apostolico,

e si vedrà il da farsi.

 Se questo Nunzio partiva per Roma, lo avrei accompagnato sino a Rio, e mi sarei

fermato, ma egli deve ritardare per qualche grave incarico che la S. Sede gli ha dato

ancora da sbrigare qui.

 Chissà che non venga prima di Natale? e faccia Natale con voi.

 Ti conforto molto, ti saluto e benedico di gran cuore in G. Cr. e Maria SS.

 Aff.mo


         Don Orione  D. P.

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 Il don Cricenti, senza mio permesso, non potrà essere accolto in nessuna altra

nostra Casa del Brasile.


P. S. Mi farai sapere se, qualche mese fa, sono venute a visitare l’Istituto di Gavea

o a Nicteroy delle signore di Buenos Aires, e quante erano.

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