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Brasil


[Al M. Rev.do Padre

Angelo De - Paoli -

Casa Divina Providencia

Istituto de Artes e Oficios

Rua Lopes Quintas, 86

(Gavea) Rio de Janeiro


 +         Anime! Anime !

          Bs. Aires, 17 luglio 1937


 Caro don De Paoli,


 La grazia del Signore e la sua pace siano sempre con noi! -

 Rispondo alle due tue lettere per avion. Non ho potuto farlo prima perché in giro per

le case dell’Argentina e dell’Uruguay: devo ancora andare a Cordova e a Mar del Plata.

 Rispondo alla prima, del dì 8 / 7, e all’ultima del 10 / 7.

 Io sono, personalmente, molto favorevole ad accettare la fondazione, proposta da

sua Eminenza il Sig r Cardinale e dall’avvocato, esecutore testamentario della pia signora, -

però, quando la S. Sede dà un visitatore apostolico, tu comprendi che, per certe

fondazioni che richiedono personale considerevole ci vuole il permesso del visitatore, -

od è anzi sempre conveniente che ci sia il placet del visitatore in tutto.

 Se egli fosse venuto, quante cose avrebbe sistemate! Ora che abbiamo il visitatore,

per quanto buonissimo e più che Padre, io, è naturale, mi sento, e per dovere e per

delicatezza, un po’ legato, - tanto più che, quando ritornai qui dal Brasile, trovai una sua

lettera, piena di affetto e di saviezza, ma dove mi faceva giustamente osservare che il

personale preparato è limitatissimo al presente: - che, tra qualche anno, ci sarà un buon

numero di sacerdoti, e si potrà sviluppare di più la Congregazione, ma conviene aspettare

ad aprire case, almeno qualche anno. Questo, in breve, è quello che mi scriveva.

 Tu, dunque, rispondi che Don Orione ha la migliore disposizione: che ora affretta la

sua andata in Italia, e darà una risposta, la quale spera favorevole, ma bisognerà che ci

diano tempo qualche anno. Il che, certo, ci vorrà, intanto che si sta ad acquistare l’area

e ad edificare.

 Si capisce che bisognerà poi anche cominciare dalle elementari, e non fare tutto di un

colpo: gli alunni bisogna che ce li educhiamo e formiamo noi: solo allora potremo tenerli

anche sino alla maggiore età, come è detto alla clausola V del testamento

della defunta sig.ra Eufrasia Teixeirer Leite.

 Insomma, bisogna cercare di tirare in lungo alcuni anni poiché tu avrai ben compresa

la difficoltà di darti dei sacerdoti, dal vedere che non mi hanno ancora risposto che viene

quello destinato a te. E capisci che, se tu dovessi iniziare l’Opera della Madonna di Fatima

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mi sono obbligato già col Cardinale di lasciarti libero per l’Opera di Fatima, e per me è un

pensiero grave come poterti sostituire, sia pure in sottordine, tanto più quando chi verrà

non saprà ancora la lingua: forse potremo servirci dei due brasiliani, presto.

 Quanto alle altre proposte, io prevedo che sarà impossibile poterle accettare, tuttavia

al mio prossimo passaggio, che sarà il 9 oppure il 10 agosto, ne parleremo,

sia pur brevemente.

 Caro mio figliuolo in G. Cr., quelli che si lamentano hanno ragione per molti aspetti,

ma forse se sapessero tutto, e vedessero il mio lavoro, saprebbero compatire di più: vedi

che io non ho mai lavorato tanto poco, come dopo quando sono stato in Brasile la I volta e

anche questa seconda volta. Del resto, non lascerò di provvedere al Brasile quanto più

potrò, con l’aiuto di Dio e della Madonna SS.

 Prega e fa pregare per me sempre, e il Signore ti assista e conforti di ogni più grande

benedizione.

 Saluto e benedico tutti.

 Affamo tuo


        Sac. G. Luigi Orione  O. D. P.

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