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[In calce ad una lettera di Don De Paoli Angelo

indirizzata a Don Casa, in data 2. 9. 1921 da Queluz,

Don Orione scriveva, di suo pugno, quanto segue ]


 +        Queluz, 2 ottobre 1921


 Caro don Casa,


 Spero che starai meglio, ed ho pregato in questi giorni per la tua pronta salute, ma più

voglio raccomandarti alla Madonna posdomani, che è il tuo Santo «tutto serafico in ardore»

 I miei Augurî dunque per S. Francesco te li farò all’altare, e saranno quali te li può

fare il cuore di un padre in Xsto. A me si unisce Don De Paoli, di cuore.

 Secondo il telegramma vostro, che troverò a Mariana, mi regolerò se giungere costà

il 5 a sera, o se potrò andare a San Paolo.

 Saluto don Gabriele, don Mario Ghiglione, don Camillo il ch.co José e benedico

di cuore ai nostri carissimi orfani, - ai quali pagherai S. Francesco con qualche cosuccia

in più.

 Tuo aff.mo in Gesù Cristo e Maria SS.


         Sac. Orione Luigi della Div. Provv.


P. S. Quel danaro al turco (mi pare 182 mila reis, per finire) ci si deve ancora, -

così mi disse don De Paoli; quindi bisognerà pensarci.

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