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+ Anime e Anime !
18 aprile 1922
Carissimo don Francesco Casa,
Ricevo la tua del 4 corr., e sono lieto in Domino di ogni tua buona notizia e del buon
avviamento che mi dici prendano le cose di S. Paolo. Deo gratias! Non t’ho potuto scrivere
per Pasqua che qui ebbi molto lavoro, grazie al Signore, lavoro che mi va crescendo in
queste ultime settimane di permanenza in Argentina. Siamo però ancora nelle feste
pasquali e, dopo avere pregato per tutti e per te in speciale modo il dì di Pasqua,
ti mando ora tutti gli augurî più fervidi dell’anima.
Non so se t’abbia già scritto che ho sistemato don Montagna e don Contardi
e lascio le cose qui molto ma molto più a posto che in Brasile.
La Settimana santa fu un vero trionfo di fede qui in Victoria: le funzioni come in una
cattedrale: la lavanda dei piedi a 12 giovani con sermone eucaristico
la sera del Giovedì santo.
Il Venerdì tutte le funzioni con la predica sulla passione e morte di G. Cr.,
e processione solennissima con la S. Croce a notte con i lumi e baldacchino etc.
Funzionò Mg.r Silvani segretario della Nunziatura apostolica.
Il Sabato santo una Messa di Gloria: cantata in musica con violini e piena la chiesa e
12 ragazzi a suonare i campanelli e poi per le vie in gruppo e dare l’annunzio che G. Cr,
era risuscitato e che noi pure risorgeremo. Grande sparo di bombe e mortaretti.
Già la domenica delle palme il popolo con palme e rami d’ulivo aveva fatto
la processione cantando Osanna etc.
Funzioni commoventissime! Un exultet poi che fu excelsior!
Non ti dirò della festa di Pasqua: siamo andati a letto alle 2½: confessioni, prime
comunioni. Messa cantata dal cav.r don Bianchi, cappellano del «Conte Rosso», poi
inaugurazione della statua e cappella di S. Antonio. Distribuzione di 100 chili di pane ai
poveri e 100 chili di zucchero - poi discorso al dopo-pranzo del Direttore dei salesiani e
benedizione in terzo di Mg.r Silvani; Una fiumana di giovani e costituzione del circolo
«Savio Domenico». Tante cose poi dirò a voce, a vostro conforto.
Io tornerò entro dieci o dodici giorni, non so ancora bene ma te lo farò sapere.
Ora vogliono darci una parrocchia in B. Aires con annesso locale per Orfanato:
non so se potremo accettare.
Non ho notizie più da molto tempo da Mar de Hespanha, ma già questo è il vizio
di don Mario: di non scrivere mai, e poi tutto in una volta manda giù dei volumi di roba.
Ho invece buone notizie da Rio. Ti preverrò del mio arrivo.
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Ti prego di presentare ogni mio più devoto ossequio a Mg.r Vicario gen.le,
a P. Estevão, a P. Faustino, a P. Marco y a todos los amigos.
Cerca sempre Iddio in ogni cosa e tientilo davanti giorno e notte, e cammina
col Signore sempre, ché in lui solo troverai ogni pace e ogni bene.
Fa’ del bene a tutti, più che potrai per l’amore di Dio e per condurre le anime a lui.
Fa’ tutte le tue cose con molta carità, se manca la carità tutto il resto vale nada. Raccomandati sempre alla SS. Vergine.
Ti benedico con molto e paterno affetto in G. Cristo.
Tuo
Sac. Orione d. D. P.
Don Zanocchi e Iosé i quali sono qui (gli altri stanno al Marco Paz) -
ti salutano carissimamente in Domino.
E l’inglese come va?
P. S. È morto il senatore Bertarelli, e don Sterpi scrive di prepararmi, al ritorno,
a trovare molti dolori. Il S. Padre mandò ripetute benedizioni e chiese a don Risi
notizie mostrando molta benevolenza.
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